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Israele continua l'operazione militare a Rafah: ordinate altre evacuazioni

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Israele ha deciso di portare avanti l'operazione militare a Rafah, rischiando di entrare in contrato con gli Stati Uniti

Israele ha ordinato a decine di migliaia di persone di lasciare Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, segnalando un’imminente spinta dell’esercito nei quartieri più urbani della città.

Israele continua l’operazione militare su Rafah

La decisione di Tel Aviv rischia di creare una profonda spaccatura con la Casa Bianca, che potrebbe scegliere di congelare le spedizioni di armi. Gli ordini di evacuazione includevano alcuni dei quartieri più frequentati, un ospedale e due campi profughi nel centro di Rafah, dove oltre un milione di palestinesi ha cercato riparo dai combattimenti che stanno martoriando altre zone della Striscia. Nel nord, l’IDF ha ordinato ai residenti di Jabalya e Beit Lahia di lasciare le loro abitazioni, avvertendo che avrebbero agito con “grande forza” contro i militanti di Hamas raggruppati in quelle aree.

Evacuate 150mila persone

Le Nazioni Unite hanno stimato che oltre 150mila persone sono già fuggite da Rafah questa settimana, dopo che le truppe israeliane hanno messo in atto un’offensiva lampo a est della città per prendere il controllo del valico di frontiera con l’Egitto. Secondo gli analisti militari israeliani, le brigate corazzate a est stanno circondando la città. L’allargamento dell’operazione militare indica che il primo ministro Benjamin Netanyahu è determinato ad attaccare Rafah, dove Hamas avrebbe ancora quattro battaglioni.

La reazione degli Usa

Un potenziale attacco rischia di compromettere le relazioni con gli Stati Uniti. All’inizio della settimana, il presidente Joe Biden aveva dichiarato che avrebbe bloccato la spedizione di armi offensive se fossero state usate nei centri abitati di Rafah. “Ho detto chiaramente a Bibi e al gabinetto di guerra: non avranno il nostro sostegno” ha spiegato il presidente in un’intervista alla CNN. Di risposta Netanyahu ha commentato che Israele “resterà da solo” nella lotta contro i suoi nemici.