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Israele all'Aia, duro scambio con il Sudafrica: "Accuse diffamanti"

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Il Sudafrica accusa Israele di genocidio per quanto sta accadendo a Gaza: lo Stato ebraico sarà giudicato all'Aia

Il Sudafrica ha presentato un esposto alle Nazioni Unite contro Israele: lo Stato ebraico è stato accusato di non aver rispettato gli obblighi previsti dalla Convenzione sul Genocidio del 1948. Dall’altra parte, Israele non ci sta e risponde a tono: “Queste accuse sono diffamanti“.

Israele all’Aia: l’esposto del Sudafrica

Con i continui raid nella Striscia di Gaza e le migliaia di morti causate alla popolazione palestinese, Israele non avrebbe rispettato gli obblighi previsti dalla Convenzione sul Genocidio del 1948. È questa l’accusa che è stata presentata alle Nazioni Unite da Pretoria e che ha trascinato Israele davanti all’Aia, la Corte internazionale di giustizia. Il massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite esaminerà da oggi le carte presentate dal Sudafrica che chiede all’Onu di: “Intervenire tempestivamente per proteggere da ulteriori, gravi e irreparabili danni ai diritti del popolo palestinese derivanti dalla convenzione sul genocidio, che continua ad essere violata impunemente“.

Israele all’Aia: la risposta a Pretoria

Dall’altra parte, Israele non ci sta e risponde alle accuse: “Domani, lo Stato di Israele comparirà davanti alla Corte internazionale di giustizia per smentire l’assurda diffamazione di sangue del Sudafrica, mentre Pretoria dà copertura politica e legale al regime stupratore di Hamas” – ha dichiarato il portavoce del governo israeliano Eylon Levy. “Il 7 ottobre Hamas ha commesso un atto di genocidio quando ha inviato squadroni della morte ad invadere Israele con la missione di bruciare, decapitare, torturare, mutilare, rapire e stuprare quanti più israeliani possibile, nel modo più brutale possibile” – prosegue ancora Levy che poi conclude – “È stata una campagna di sterminio sistematico che hanno giurato di continuare… fino alla distruzione del nostro Paese”.