In Islanda è stato dichiarato lo stato d’emergenza: la causa è l’eruzione vulcanica nella penisola di Reykjanes. L’ereuzione ha danneggiato alcune infrastrutture e ha lasciato senza riscaldamento migliaia di persone.
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Islanda: stato d’emergenza per eruzione vulcanica
La penisola di Reykjanes si trova nel sud-ovest del paese, a poca distanza dalla capitale Reykjavik. L’eruzione ha danneggiato le condutture attorno alla centrale geotermica di Svartsengi, che portano acqua calda nelle case di cira 20mila persone. L’eruzione è iniziata intorno alle 6 di mattina di giovedì e la lava fuoriesce da una fessura lunga 3 chilometri, la valutazione della situazione geologica attorna alla fessura è stata ostacolata dalla neve e dal freddo. Su richiesta delle autorità, sono state costruite alcune barriere di roccia e terra per cercare di proteggere l’area ma, durante l’ultima eruzione, non hanno funzionato completamente. La temperatura esterna è di meno cinque gradi Celsius.
Le parole della prima ministra islandese
Katrín Jakobsdóttir, prima ministra islandese, ha detto: “Spero che la fornitura di acqua calda sarà ripristinata venerdì attorno a mezzogiorno e che, dopo la salvaguardia delle vite umane, la priorità è di tutela delle infrastrutture essenziali“.
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