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La mozione presentata al Comune di Isernia
Il 25 Aprile, giorno della Liberazione, segna un momento significativo per la città di Isernia, che ha visto la presentazione di una mozione da parte di tutti i gruppi consiliari della maggioranza di centrosinistra. Questa mozione richiede la revoca della cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini, un atto simbolico che intende riaffermare i valori democratici e la memoria storica.
Il capogruppo del Partito Democratico, Stefano Di Lollo, ha sottolineato come la cittadinanza onoraria, attribuita in un periodo di adesione ideologica al regime fascista, sia oggi incompatibile con i principi della Costituzione repubblicana.
Il significato della revoca
La richiesta di revoca non è solo un gesto formale, ma rappresenta un atto di memoria e giustizia. Di Lollo ha dichiarato che è fondamentale riconoscere il ruolo di Mussolini come principale responsabile dell’instaurazione della dittatura fascista e delle persecuzioni razziali e politiche. La mozione si propone di restituire alla storia il suo giusto significato, evitando che l’indifferenza o la nostalgia distorta possano cancellare le responsabilità del passato. Questo atto è visto come un impegno della città verso la verità storica e i valori della democrazia.
Il contesto attuale e l’importanza della memoria
In un periodo in cui il revisionismo storico e la disinformazione sono sempre più presenti, la mozione di Isernia si pone come un baluardo contro la perdita della coscienza collettiva. Riaffermare la centralità della Costituzione e il valore dell’antifascismo è essenziale per costruire un presente consapevole e un futuro libero. La città di Isernia, con questo gesto, non solo onora la memoria di coloro che hanno sofferto a causa del regime fascista, ma si impegna anche a educare le future generazioni sui pericoli dell’ideologia totalitaria.