Irregolarità nei b&b: controlli dei Nas rivelano dati allarmanti

Un b&b su cinque risulta irregolare, con Roma in cima alla lista delle violazioni.

Controlli a tappeto dei Nas in tutta Italia

I controlli effettuati dai Nas (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) hanno messo in luce una situazione preoccupante nel settore dell’accoglienza turistica. In base ai dati raccolti, emerge che un b&b su cinque presenta irregolarità, con Roma che si distingue per il numero elevato di strutture non conformi. Su un campione di 30 bed and breakfast esaminati nella capitale, ben 7 sono risultati in difetto, evidenziando una problematica che non può essere trascurata.

Irregolarità diffuse e sanzioni severe

Nel complesso, oltre 1000 strutture ricettive sono state controllate dai Nas, rivelando che circa 200 di esse non rispettano le normative vigenti. Le irregolarità riscontrate spaziano da difformità nei titoli autorizzativi a un aumento non autorizzato della capacità ricettiva, fino a carenze igienico-sanitarie e violazioni in materia di sicurezza. Questi dati non solo mettono in discussione la qualità dell’accoglienza turistica, ma pongono anche seri interrogativi sulla sicurezza dei turisti che scelgono di soggiornare in queste strutture.

Sequestri e strutture abusive

Le conseguenze di tali irregolarità sono state drastiche: dieci strutture sono state sequestrate o sospese, con un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro. Tra le scoperte più allarmanti, spicca un b&b completamente abusivo situato in provincia di Pescara, allestito all’interno di un garage di una abitazione privata. Questo caso rappresenta un chiaro esempio di come alcune strutture possano operare al di fuori della legge, mettendo a rischio la sicurezza dei clienti e la reputazione del settore.

La necessità di un controllo più rigoroso

Questi risultati evidenziano l’urgenza di un controllo più rigoroso nel settore dell’accoglienza turistica. È fondamentale che le autorità competenti intensifichino i controlli per garantire che tutte le strutture rispettino le normative e offrano un servizio sicuro e di qualità. Solo così si potrà tutelare non solo la salute dei turisti, ma anche l’immagine del turismo italiano nel suo complesso.