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Irene Pivetti rischia quattro anni di carcere con l’accusa di evasione fiscale e autoriciclaggio.
Secondo i pm, l’ex deputata della Repubblica italiana è stata anche poco collaborativa durante le indagini. La prossima udienza del processo è fissata per il 27 agosto.
Irene Pivetti a processo per evasione fiscale
A causa di una serie di operazioni commerciali avvenute nel 2016, Irene Pivetti è finita a processo con l’accusa di evasione fiscale e autoriciclaggio. Sul bancone degli imputati ci sono finiti anche Leonardo Isolani, la moglie del pilota Manuela Mascoli e la figlia di lei Giorgia Giovannelli.
Le accuse dei pm a Irene Pivetti
L’accusa, guidata dal pm Giovanni Tarzia, ha chiesto 4 anni di carcere per Irene Pivetti e 3 anni per gli altri imputati. Le operazioni commerciali che li vede coinvolti ha un valore complessivo di 10 milioni di euro e comprendono l’acquisto di tre Ferrari Granturismo per riciclare i proventi ottenuti dagli illeciti fiscali. A detta del pm, l’ex deputata non ha diritto ad attenuanti e merita anche una multa di 10 mila euro.
I motivi sono diversi: “ha avuto modo di conoscere le istituzioni dello Stato dall’interno“, è stata “la terza carica dello Stato” ed è “beneficiaria di un vitalizio pagato dai cittadini e si pretende, dunque, sensibilità agli obblighi di legge“.
Irene Pivetti: la prossima udienza è fissata per il 27 giugno
Il pm Tanzi ha aggiunto che la posizione di Irene Pivetti si è aggravata anche perché c’è stata una “sostanziale mancanza di collaborazione“.
In fase di indagine si è avvalsa della facoltà di non rispondere, mentre in aula si è detta innocente e ha respinto le accuse. Come se non bastasse, ha fornito “una ricostruzione confusa” e da questa vicenda ha portato a casa “un guadagno in modo occulto”. La prossima udienza del processo, quella in cui si lascerà la parola alla difesa è fissata per il 27 giugno.