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La radio militare israeliana ha affermato che oltre 100 droni sono stati intercettati fuori dal territorio israeliano, con l’aiuto degli Usa e della Gran Bretagna.
L’attacco dell’Iran nella notte con missili ipersonici e Kheibar
«L’Iran ha utilizzato missili ipersonici e Kheibar nella sua operazione contro Israele, chiamata Vadeh Sadegh ‘Vera promessa». Lo ha riferito una fonte informata al sito di notizie del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniana, Nournews.
Il Kheibar è noto anche come Khorramshahr 4, cioè di quarta generazione, può raggiungere la velocità di Mach 8 nell’atmosfera (16 fuori da essa) con un’autonomia fino a 2.000 con una testata enorme di 1.500 kg.
Cosa succederà dopo gli attacchi dell’Iran nella notte?
«Gli attacchi missilistici e droni iraniani contro Israele, iniziati ieri sera, in rappresaglia all’attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco, sono un’operazione combinata e continua, che utilizzerà diversi tipi di missili. Quando i droni iraniani raggiungeranno Israele, inizierà la parte principale dell’operazione».
L’operazione ha provocato la chiusura dello spazio aereo in Israele, Giordania, Iraq e Libano, mentre la Siria ha messo in allerta le proprie batterie missilistiche.
Il ruolo degli Stati Uniti in questa vicenda
Sono stati lanciati 185 droni, 36 missili da crociera, 110 missili balistici, il 99 per cento è stato intercettato fuori dal territorio israeliano con l’aiuto degli Usa e della Gran Bretagna. Tuttavia, gli Stati Uniti non sosteranno un eventuale contrattacco di Israele contro l’Iran. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden al premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto riportato da Axios.