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Attacco armato a Teheran: uccisi due giudici della Corte Suprema

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Due giudici della Corte Suprema sono stati assassinati e un altro è rimasto ferito durante una sparatoria a Teheran, in Iran.

Due magistrati sono stati uccisi nei pressi della Corte Suprema di Teheran questa mattina, sabato 18 gennaio, quando un individuo armato ha sparato contro un gruppo di tre giudici. L’attacco mirato ha colpito tre funzionari giudiziari, ma uno di loro è riuscito a salvarsi.

Attacco armato a Teheran: morti due giudici davanti alla Corte Suprema

Nel Park-e Shahr, nel cuore di Teheran, un attacco armato ha colpito alcuni giudici religiosi della Corte Suprema. Le vittime sono state identificate come Mohammad Moghiseh, 68 anni, e Ali Razini, 71 anni. Il giudice Miri, invece, sarebbe rimasto ferito nell’assalto, insieme a una delle sue guardie del corpo.

Secondo quanto riportato dalla televisione di Stato, l’aggressore, un dipendente del Ministero della Giustizia, si sarebbe tolto la vita dopo aver compiuto l’attacco. L’attacco si è verificato intorno alle 10:45 ora locale, riferisce il Tehran Times, che ricorda come Razini fosse già stato bersaglio di un tentato omicidio nel 1998, in cui rimase ferito.

I due magistrati uccisi erano impegnati in procedimenti riguardanti “crimini contro la sicurezza nazionale, spionaggio e terrorismo“.

Attacco armato a Teheran: le indagini

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Mizan, il movente dell’attacco rimane oscuro, ma è stato chiarito che l’aggressore non sarebbe legato a nessun caso in corso presso la Corte Suprema. Nel frattempo, le autorità hanno aperto un’indagine per far luce sull’accaduto.