Investimenti del Pnrr: disparità nella copertura degli asili nido in Italia

Nonostante gli investimenti, le regioni del sud Italia faticano a raggiungere gli obiettivi

Un quadro preoccupante per il sud Italia

Nonostante gli ingenti investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), le regioni del sud Italia, in particolare Campania e Sicilia, si trovano in una situazione critica per quanto riguarda la copertura dei posti negli asili nido. Secondo un’analisi condotta da Save The Children in collaborazione con Svimez, nel 2026 la Campania raggiungerà solo il 29,6% di copertura, mentre la Sicilia si fermerà al 25,6%.

Questi dati sono allarmanti, considerando che entrambe le regioni hanno una delle più alte incidenze di bambini di età compresa tra 0 e 2 anni sulla popolazione totale.

Un divario che persiste

Il report evidenzia come, mentre la media nazionale di copertura degli asili nido è prevista al 41,3% nel 2026, avvicinandosi all’obiettivo europeo del 45% per il 2030, le disparità territoriali rimangono marcate. Le regioni del sud, afflitte da alti tassi di povertà minorile e dispersione scolastica, continuano a subire un ritardo significativo rispetto al resto del paese.

Questo divario non solo compromette il diritto all’istruzione dei più piccoli, ma ha anche ripercussioni sul futuro socio-economico di queste aree.

Le regioni virtuose e il futuro degli investimenti

In contrasto con la situazione di Campania e Sicilia, undici regioni italiane sono destinate a superare il target del 45% di copertura. Tra queste, il Molise si distingue con una previsione di copertura del 66%, un notevole incremento rispetto al 22,5% attuale.

Altre regioni come Umbria, Abruzzo ed Emilia-Romagna mostrano miglioramenti significativi, evidenziando come gli investimenti del Pnrr possano portare a risultati tangibili se gestiti correttamente. Tuttavia, è fondamentale che le politiche di investimento tengano conto delle specificità territoriali per garantire un accesso equo ai servizi educativi per tutti i bambini italiani.