Un grave incidente domestico
La scorsa notte, un drammatico episodio ha colpito una famiglia a Quinto di Treviso, dove cinque persone sono rimaste intossicate a causa dell’esalazione di monossido di carbonio. L’incidente è avvenuto probabilmente a causa di un malfunzionamento di una stufetta a gas, un dispositivo comune nelle abitazioni italiane, soprattutto durante i mesi invernali. I soccorsi sono stati immediati e hanno visto l’intervento dei Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile, dei Vigili del Fuoco e del personale del Suem 118.
Le condizioni delle vittime
Tra le vittime, una donna di 36 anni e un bambino di 5 anni, rispettivamente sorella e nipote del proprietario dell’abitazione, sono stati trovati in gravi condizioni. Entrambi sono stati trasportati d’urgenza all’Ospedale di Mestre, dove sono stati sottoposti a trattamento in camera iperbarica, una procedura fondamentale per contrastare gli effetti dell’intossicazione da monossido di carbonio. Gli altri membri della famiglia, un uomo di 21 anni, una bambina di 3 e un ragazzo di 18, sono stati portati all’ospedale di Treviso per ulteriori accertamenti, ma fortunatamente non risultano in pericolo di vita.
Cause e prevenzione
I primi rilievi effettuati dai Vigili del Fuoco hanno indicato che la causa dell’incidente potrebbe essere riconducibile a un malfunzionamento di un tubo della stufetta a gas situata nel bagno. Questo episodio mette in evidenza l’importanza della manutenzione regolare degli impianti di riscaldamento e dei dispositivi a gas, che, se trascurati, possono diventare estremamente pericolosi. È fondamentale che le famiglie siano consapevoli dei rischi legati all’uso di stufe e caldaie a gas, e che adottino misure preventive, come l’installazione di rilevatori di monossido di carbonio, per garantire la propria sicurezza.