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Un’intossicazione alimentare può presentarsi sotto forme differenti e dare una sintomatologia più o meno grave. Il più delle volte si presenta dando problemi intestinali o di stomaco, dolori addominali e febbre, anche molto alta. In alcuni casi è d’obbligo il ricovero ospedaliero. L’intossicazione alimentare colpisce ogni anno milioni di persone nel mondo. Alcuni alimenti, specialmente se mal conservati, sono veicoli più frequenti di tossine dannose per il nostro corpo. Il pesce, per esempio, deve essere conservato seguendo scrupolosamente regole igieniche ferree e tempi di fruizione brevi. Tra i pesci che possono provocare reazioni di intossicazione alimentare più frequenti c’è il salmone.
Cos’è l’intossicazione alimentare
L’intossicazione da cibo è per lo più causata da tossine come batteri o virus che contaminano i cibi che si portano in tavola. I cibi poco cotti sono più esposti al rischio di contaminazione, così come quelli conservati in condizioni climatiche sbagliate o consumati oltre la loro data di scadenza.
L’intossicazione alimentare da pesce
Per il pesce, alimento particolarmente delicato, il rischio sale. Per questo è importante cuocerlo attentamente e conservarlo al freddo fino al momento della cottura. Se il pesce emana strani odori, non consumarlo. Se vogliamo, invece, mangiare pesce crudo è necessario rispettare le linee guida che prevedono l’abbattitura preventiva e un consumo veloce. Il salmone è un pesce particolarmente apprezzato anche da crudo, ma è importante accertarsi che le procedure di base per la sua conservazione siano state eseguite.
Sintomi e trattamento dell’intossicazione alimentare
Come abbiamo visto, i principali sintomi da intossicazione alimentare sono diarrea, febbre, disidratazione, disturbi allo stomaco, crampi, nausea e vomito. A volte, questi sintomi possono presentarsi in forma lieve e passare spontaneamente, altre volte possono invece presentarsi in forma più grave. Se persistono o sono particolarmente acuti, è opportuno rivolgersi immediatamente al medico. Nel caso sia necessario ricorrere a dei farmaci, sono consigliate soluzioni orali per la disidratazione e farmaci antidiarroici, per i casi più gravi. Le intossicazioni da pesce, tra i quali il salmone, possono essere dovute a batteri più impegnativi quali Salmonella ed Escherichia coli. In questi casi sarà necessario un ricovero e il ricorso ad antibiotici specifici.
Come prevenire un’intossicazione da salmone
Per non correre il rischio di incappare in un’intossicazione da salmone, acquistatelo da negozianti affidabili e informatevi sulla sua abbattitura. Quando lo comprate fresco, portatelo subito a casa e mettetelo nel congelatore. Se avete intenzione di consumarlo a breve, potete lasciarlo in frigorifero, ma fate in modo di cucinarlo entro un giorno dalla spesa. Nel caso abbiate voglia di una cena a base di pesce crudo, mangiatelo in un ristorante di cui vi fidate. Chiedere sempre conferma sul suo ciclo di freschezza è comunque una buona regola. Se sentite odori strani, non consumatelo.