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Intervista a Giorgia Meloni: i risultati raggiunti e le prossime sfide per l’Italia

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Giorgia Meloni al settimanale 7 del Corriere della Sera: un’intervista su priorità, sfide e obiettivi del governo.

Nell’intervista al settimanale 7 del Corriere della Sera, la Premier Giorgia Meloni sottolinea l’importanza del dialogo con i partner geopolitici e rinnova la fiducia nella sua squadra di governo. Tra i numerosi temi affrontati, spiccano l’amicizia con Elon Musk e la decisione di mantenere la fiamma nel simbolo di Fratelli d’Italia.

Coesione della maggioranza e relazioni internazionali

Nel centrodestra ci si confronta, come in tutte le famiglie che si rispettino. È normale che ci siano opinioni diverse, siamo forze politiche con identità precise, ma sappiamo sempre trovare una sintesi. Questa è la nostra forza da trent’anni a questa parte.”

La Premier ha poi sottolineato che le maggioranze realmente litigiose non riescono a raggiungere alcun risultato, aggiungendo che non le sembra questo il caso del suo governo. Ha evidenziato come siano condivisi valori fondamentali e una visione comune del mondo, pur ammettendo che tutto è sempre migliorabile. Tuttavia, ha ribadito che in questi due anni e mezzo nessuno si è mai tirato indietro.

“Gli italiani ci hanno chiamato a governare in una fase estremamente complessa, e abbiamo sempre seguito un’unica bussola, quella dell’interesse nazionale. Non ho pentimenti né rimpianti, perché ogni scelta è stata fatta con responsabilità“.

Meloni ha riservato ampio spazio alle relazioni internazionali, sottolineandone l’importanza per consolidare il ruolo dell’Italia sulla scena globale, soffermandosi in particolare sui rapporti con il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron.

Nel primo caso ha affermato:

Siamo in sintonia su molti dossier, in particolare sulla gestione dei flussi migratori. Con Starmer condividiamo la necessità di intensificare la lotta ai trafficanti e rafforzare i rimpatri volontari assistiti. Il protocollo con l’Albania rappresenta un modello che stiamo già condividendo con altri partner europei”.

Sulla Francia, invece, ha sottolineato:

“Ho letto ricostruzioni fantasiose, come se fossimo due bambini che si fanno i dispetti. Non è mai stato così. Italia e Francia sono due pilastri dell’Europa: su molti temi abbiamo posizioni convergenti, su altri divergiamo, ma il confronto è sempre stato schietto e rispettoso. Questo approccio ha reso l’Italia più autorevole”.

La Premier ha anche parlato della Germania. Sottolineando l’importanza dell’interdipendenza economica, la presidente del Consiglio ha evidenziato che sarebbe un errore considerare le difficoltà della Germania come una buona notizia per l’Italia, poiché Berlino rappresenta il principale partner commerciale del Paese. Ha quindi ribadito la necessità di rafforzare la cooperazione economica e di cogliere le opportunità comuni, come l’integrazione della difesa europea.

Infine ha anche affermato che, nella composizione della nuova Commissione Europea, con l’assegnazione della vicepresidenza esecutiva a Raffaele Fitto, Ursula von der Leyen ha riconosciuto all’Italia il ruolo che le spetta, dimostrando anche la capacità di resistere alle forti pressioni della sinistra.

Gli obiettivi raggiunti dal Governo

Meloni ha rivendicato con orgoglio i risultati ottenuti sul fronte del lavoro, sottolineando come l’Italia abbia raggiunto il tasso di occupazione più alto dai tempi della Spedizione dei Mille e il tasso di disoccupazione più basso dall’introduzione del primo iPhone. Ha definito questo traguardo un risultato storico, pur ribadendo che non ci si può fermare adesso.

“Sotto il mio governo, per la prima volta, abbiamo superato i dieci milioni di donne lavoratrici. Questo è un segnale importante per il futuro del Paese”.

Infine, la Premier ha affrontato il tema della fiducia dei mercati nei confronti del Sistema Italia, citando il record di richieste per i titoli di Stato, la riduzione dello spread e i livelli storici raggiunti dalla Borsa Italiana. Ha sottolineato che questi indicatori riflettono un’inversione di tendenza chiara, pur riconoscendo che c’è ancora molto lavoro da fare.

Un tema centrale affrontato nell’intervista è stato il protocollo firmato con l’Albania, descritto dalla premier come “una soluzione innovativa e strategica”.

“Questo accordo ci permette di processare le richieste d’asilo in territorio extra-UE ma sotto giurisdizione italiana ed europea. È un modello che sta facendo scuola in Europa e non solo. Infierisce un colpo mortale ai trafficanti di esseri umani, proteggendo allo stesso tempo chi ha davvero diritto all’asilo”.

La presidente del Consiglio ha dichiarato che l’esecutivo ha compiuto scelte precise per governare l’immigrazione e che il protocollo con l’Albania rappresenta una di queste. Ha definito l’accordo una soluzione innovativa, capace di diventare un modello non solo in Europa, ma anche a livello internazionale, poiché appare evidente a tutti che può infliggere un colpo decisivo alle organizzazioni criminali che sfruttano i migranti per arricchirsi.

La verità sul rapporto con Elon Musk

“Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. Elon Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui”.

La Premier ha aggiunto che considera Musk una delle grandi personalità del nostro tempo, un innovatore straordinario con una visione costantemente proiettata verso il futuro. Ha spiegato di trovare naturale poter dialogare con lui, pur riconoscendo che, se su alcuni temi i loro punti di vista sono vicini, su altri esistono delle divergenze che, tuttavia, non ostacolano il confronto.

“Fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto “sbagliato” della barricata. Io, da sempre, non ragiono così”.

Alla domanda se alcune opportunità concesse alle aziende di Musk possano rappresentare un rischio per la sicurezza, la Premier ha spiegato di lavorare per attrarre maggiori investimenti in Italia, valutandone l’utilità attraverso la lente dell’interesse nazionale, e non sulla base di idee politiche o amicizie personali.

Questo lo facevano altri. La bussola della mia azione è la difesa dell’interesse nazionale. E questo include, ovviamente, anche la necessità di contemperare le istanze di partecipazione e innovazione con le esigenze di sicurezza. Ma è un ragionamento che si applica a chiunque voglia investire in Italia, indipendentemente dal nome che porta l’azienda”.

Giorgia Meloni e la fiamma tricolore

Rispondendo a una domanda sul dibattito interno a Fratelli d’Italia riguardo la possibilità di rimuovere la fiamma dal simbolo del partito, la premier ha dichiarato:

“Penso che togliere la fiamma dal simbolo non sia mai stata una questione all’ordine del giorno“.

I rapporti con la leader del PD, Elly Shlein

L’intervista tocca anche temi di politica interna, dove spicca il confronto con le opposizioni. Sul rapporto con Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, Meloni ha osservato:

Spetta ai cittadini decidere chi sia la mia antagonista. È naturale che ci descrivano come opposte, visto che Fratelli d’Italia e PD sono le principali forze politiche italiane. Ma prevedere il quadro politico da qui alle prossime elezioni è impossibile”.