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Un intervento senza precedenti
All’ospedale Molinette di Torino, un’operazione innovativa ha permesso a due fratelli di recuperare la vista, dopo aver vissuto per anni con una rara patologia genetica nota come Aniridia congenita. Questa condizione, che comporta l’assenza totale dell’iride, è stata affrontata con un intervento che ha combinato il trattamento di tre patologie oculari: glaucoma, cataratta e l’inserimento di un iride artificiale. Il professor Michele Reibaldi, direttore dell’Oculistica universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino, ha guidato l’equipe medica in questo intervento che ha cambiato radicalmente la vita dei due giovani.
Le sfide della Aniridia congenita
La Aniridia congenita è una malattia genetica rara che colpisce non solo i due fratelli, ma anche altri membri della loro famiglia. Questa condizione porta a gravi alterazioni oculari, tra cui la cataratta giovanile e un glaucoma progressivo, che minaccia seriamente la vista. La scelta di operare entrambi i pazienti nello stesso giorno è stata dettata dalla necessità di prevenire un peggioramento irreversibile della loro condizione. L’intervento ha previsto l’uso di tecnologie all’avanguardia, come un dispositivo mininvasivo per il trattamento del glaucoma, che ha permesso di ridurre la pressione oculare e arrestare la perdita visiva.
Un cambiamento simbolico e visivo
Oltre al recupero della vista, l’intervento ha offerto ai due fratelli un’opportunità unica: la possibilità di scegliere il colore dei propri occhi. Il fratello ha optato per una tonalità verde, mentre la sorella ha scelto un marrone scuro. Questa scelta non è solo un aspetto estetico, ma rappresenta un momento simbolico di rinascita e cambiamento nella loro vita. Dopo l’operazione, entrambi hanno riportato un significativo miglioramento della visione, con la concreta possibilità di preservare la vista per il futuro. Questo intervento non solo ha ridato loro la vista, ma ha anche aperto nuove prospettive per una vita normale e soddisfacente.