Quanto sia legato alla fede calcistica non è chiaro, quello che è sicuro che due persone, tifose della stessa squadra di calcio “la squadra del cuore” dopo un alterco si sparano e si accoltellano a morte.
Omicidio tra ultrà: Andrea Beretta in manette.
Parliamo di un oscuro episodio che ha scosso la scena dei tifosi nerazzurri. Andrea Beretta, capo ultrà dell’Inter, è stato arrestato per omicidio, la vittima, è Antonio Bellocco, anch’egli legato alla curva nerazzurra. Pare che, secondo alcune testimonianze, il Beretta, gravemente ferito inizialmente in una violenta lite, abbia poi risposto con un fendente alla gola del Bellocco. Il tutto si è concluso con il trasporto del capo ultrà in ospedale e la constatazione del decesso del Bellocco.
L’omicidio è avvenuto a Cernusco sul Naviglio, nel cuore del Milanese, pare come un tragico epilogo di una discussione accesa che sembra essere scoppiata all’uscita di una palestra dove i due si stavano allenando. Durante lo scontro, avvenuto all’interno di una Smart, Bellocco avrebbe fatto fuoco contro Beretta utilizzando una pistola. Nonostante la ferita alla gamba, Beretta avrebbe reagito con un coltello ferendo gravemente Bellocco alla gola, portandolo alla morte.
La vittima, Antonio Bellocco, proveniente da una famiglia radicata nella ‘ndrina di Rosarno, era un individuo con una storia di crimini organizzati. Era il figlio di Giulio Bellocco, deceduto nel gennaio 2024 nel carcere di Opera, dove era detenuto in regime di massima sicurezza. La sua entrata nel gruppo degli ultrà, avvenuta circa un anno fa, aveva suscitato tensioni nella gestione della curva, proprio a causa degli attriti creati. È possibile che questi dissensi siano alla base dell’alterco che ha portato inizialmente al ferimento di Beretta e poi all’omicidio del Bellocco.