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Intelligenza artificiale, i dati sintetici per un uso più etico

Milano, 13 feb. (askanews) – I dati sintetici come strumento per un uso etico dell’intelligenza artificiale. Di questo si è parlato in un evento promosso dalla startup Aindo e dalle istituzioni governative e regionali della Lombardia, che che si è tenuto a Palazzo Pirelli a Milano.

“Nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, che richiede una gran mole di dati per essere allenata e per portare benefici sul mercato – ha detto ad askanews Daniele Panfilo, CEO e co-fondatore di Aindo – di fatto non si può prescindere dal diritto alla privacy dei cittadini. Ci sono tecnologie abilitanti, che vanno nella giusta direzione, Diciamo che nessuna tecnologia è la panacea di tutti i mali, ma sicuramente esistono e si possono fare passi in avanti. E la nostra tecnologia rappresenta, dal nostro punto di vista, un passo nella giusta direzione”.

Una tecnologia che sfrutta proprio i dati sintetici per unire e conciliare diversi diritti, naturalmente quello alla privacy dei cittadini, ma anche quello all’innovazione. Con la possibilità di offrire soluzioni che spaziano in molti settori, dall’impresa alla sanità. “La politica – ha aggiunto Anna Dotti, consigliere regionale lombarda e presidente della Commissione Cultura Ricerca Innovazione e Università – deve cogliere in questa rivoluzione, perché questo è, deve cogliere l’opportunità di essere la prima in Lombardia, ma anche in Italia e il governo si sta adoperando per questo, a utilizzare l’intelligenza artificiale non solo come fruitrice, ma anche essendo la produttrice. Perché intelligenza artificiale ed efficienza possono essere un binomia che va di pari passo, ovviamente nel rispetto di quella che è la parte etica, ed è qui che interviene il legislatore”.

All’evento al Pirellone hanno preso parte il ministro del Turismo Daniela Santanchè e la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, mentre il presidente della Lombardia Attilio Fontana è intervenuto in video, così come altri esponenti del governo. “Avere tuti gli attori allo stesso tavolo – ha concluso Daniele Panfilo – per noi è un momento di confronto necessario affinché l’Italia possa giocare un ruolo da protagonista in quella che è la corsa all’intelligenza artificiale”.

Una corsa che sembra impossibile fermare, ma che deve essere governata sia a livello politico sia a livello tecnologico.