Le stime del Centres for European Policy Network (Cep) prevedono che 20 milioni di lavoratori europei perderanno il proprio posto di lavoro se non si prendono provvedimenti in merito all”intelligenza artificiale.
L’analisi del Cep
Il report sottolinea come i precedenti processi tecnologici abbiano sempre aumentato le competenze dei dipendenti e la loro produttività. Le cose cambiano però con l’intelligenza artificiale. Sono infatti i lavoratori con maggiori competenze ad essere a rischio.
I lavori più a rischio
Tra le professioni più a rischio vengono segnalate quelle di manager, consulenti, avvocati ed esperti di marketing. Coloro che ora si trovano in posizioni di alto livello all’interno di aziende potrebbero dunque perdere questa predominanza.
Secondo il Cep, l’Unione Europea dovrebbe discutere processi per governare il cambiamento e un programma di welfare. Afferma Giuliano Noci, professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, che non bisogna guardare all’intelligenza artificiale come a un “nemico”, ma avere uno sguardo “proattivo e propositivo” e considerarla come un importante alleato per l’uomo.