L’inquinamento dell’aria in Pianura Padana si fa sempre più preoccupante, come rivelano i nuovi studi condotti da Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), un programma dell’Unione Europea.
La situazione attuale
La Pianura Padana è una zona molto inquinata per una serie di fattori che vanno dalla sua conformazione naturale alle emissioni delle grandi aziende fino all’alto numero di persone che lì risiedono.
Gli studi condotti dal CAMS, focalizzandosi sul periodo relativo all’intero mese del gennaio scorso, hanno evidenziato i rischi che corre chi abita nella zona. La situazione è grave: le indagini hanno rilevato infatti un superamento della soglia massima di PM10 stabilita dagli standard europei, pari a 50 μg/m3.
La pericolosità delle particelle PM10
L’inquinamento atmosferico della Pianura Padana è sottoposto a continue fluttuazioni, soprattutto stagionali. Il livello si alza infatti nel corso dell’inverno, a causa del cambiamento delle temperature e dei riscaldamenti. Oltre a questo, la conformazione del territorio porta all’accumulazione di agenti inquinanti, come particolato e ossidi di azoto, che rimangono intrappolati. Nello specifico troviamo due tipi di particelle: PM10 e PM2,5, dove i numeri fanno riferimento al diametro del particolato. Entrambi sono pericolosi per la salute dell’uomo e possono avere un impatto negativo su cuore e polmoni.