Inondazioni in Brasile, almeno 75 i morti: si rischia la crisi umanitaria

Le inondazioni che stanno colpendo il Sud del Brasile hanno provocato almeno 75 morti costringendo 70.000 persone ad abbandonare le proprie case

Si rischia la crisi umanitaria nella città di Porto Alegre, inondata a seguito dall’ondata di maltempo che si è abbattuta su Rio Grande do Sul: il bilancio è di almeno 75 morti, 107 dispersi e 95.700 sfollati

La situazione in Brasile dopo le inondazioni

Mezzo milione di case è senza elettricità e 839 mila senza acqua, molte strade sono state inghiottite dal fango: in tutto sono 113 quelle impraticabili. Oltre ai quasi 70.000 residenti costretti ad abbandonare le loro case.

Il fiume Guaiba, che scorre attraverso la città, ha raggiunto un livello storico di 5,04 metri (16,5 piedi), ben al di sopra del precedente record di 4,76 metri nel 1941.

Il Brasile a rischio crisi umanitaria

La segreteria nazionale per la Protezione e la Difesa civile del ministero dell’Integrazione e dello Sviluppo regionale brasiliano ha emanato una nuova ordinanza, pubblicata in un’edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale dell’Unione, in cui ha ampliato il riconoscimento dello stato di pubblica calamità per piogge intense in 336 comuni del Rio Grande do Sul.

«Stiamo lavorando per tornare il prima possibile alle nostre attività. Ringraziamo tutti e manifestiamo ancora una volta la nostra solidarietà alla popolazione gaucha in questo momento difficile», comunica il consolato che ha annunciato la sospensione di tutte le attività a causa delle inondazioni.

Il Brasile: nello stato il 40% sono cittadini italiani

La tragedia in Brasile ha generato commozione in Italia e in Vaticano. La premier Meloni su X ha diffuso un messaggio per quanto accaduto:

«Tremenda alluvione che si è abbattuta su Rio Grande do Sul mettendo in ginocchio la città di Porto Alegre, in Brasile. La mia più sincera vicinanza e quella del Governo italiano alle popolazioni colpite».

Per il campione mondiale italiano di beach tennis Alex Mingozzi, che da 10 anni vive a Porto Alegre la situazione è “catastrofica“:

«Ho amici che sono isolati e non possono uscire di casa. Vivo a Porto Alegre da 14 anni e non ho mai visto una cosa del genere».