Roma, 20 mag. (Labitalia) – Si rafforza la collaborazione tra Inail e Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro. In occasione del Forum annuale della sicurezza sul lavoro, organizzato dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro, è stato presentato il protocollo siglato dal presidente Inail, Franco Bettoni, e dalla presidente del Consiglio nazionale dell’ordine, Marina Calderone, che impegna le parti nello sviluppo di attività formative e informative per favorire la diffusione della salute e sicurezza dei lavoratori e la realizzazione di attività congiunte volte alla riduzione degli eventi infortunistici e delle malattie professionali.
La sinergia tra i due enti, che ha dato vita a questa collaborazione di carattere permanente, è volta a fornire risposte integrate e di qualità ai bisogni di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese dove la gestione è spesso carente e i lavoratori sono esposti a maggiori rischi.
“Siamo molto soddisfatti della collaborazione intrapresa con l’Istituto su una tematica che, specie nell’attuale contesto a causa dell’emergenza Covid-19, è diventata una priorità assoluta in ogni contesto aziendale. La normativa della sicurezza sui luoghi di lavoro, a quasi 13 anni dall’emanazione del Testo unico, è una tematica molto ampia e specialistica e richiede il supporto di esperti del settore, come i consulenti del Lavoro, per riuscire a portare a termine gli adempimenti necessari, soprattutto nelle realtà aziendali piccole e piccolissime”, ha dichiarato la presidente Marina Calderone sottolineando gli obiettivi importanti alla base del protocollo per diffondere maggiormente la cultura della prevenzione anche alla luce degli ultimi avvenimenti di cronaca e dei dati sugli infortuni e morti sul lavoro che hanno riportato l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema.
“Il protocollo siglato con il consiglio nazionale dell'ordine -ha afferma il presidente Inail Bettoni- costituisce un ulteriore importante tassello per consolidare, attraverso forme di collaborazione improntate a concretezza, l’impegno dell’Inail per la sensibilizzazione sul tema della prevenzione nei luoghi di lavoro. Occorre dare effettività agli obblighi di sicurezza in un mercato del lavoro sempre più caratterizzato da frammentarietà e in continua evoluzione". "Siamo fermamente convinti che la professionalità dei consulenti del lavoro possa rappresentare un rilevante veicolo per la disseminazione della cultura della prevenzione nelle imprese e per promuovere i meccanismi assicurativi a sostegno del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro”, ha sottolineato.
Per la sottosegretaria al Lavoro, Tiziana Nisini, "il dato è allarmante: nel primo trimestre rispetto a quello dell'anno precedente il numero di denunce di infortuni mortali sul lavoro è aumentato dell'11%. Il governo deve assolutamente mettere questo tema tra le priorità. C'è bisogno di prevenzione per non arrivare troppo tardi. E poi servono controlli mirati, specie nelle piccole realtà, dove dopo questo anno di crisi la sicurezza viene vista più come un costo che un investimento".
E Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha esortato all'impegno verso infortuni zero. "Come si può mirare a quota zero infortuni sul lavoro? Io credo che si debbano fare alcune cose e che tutti dobbiamo farle: governo, parti sociali, professionisti e ovviamente datori di lavoro e lavoratori. La prima cosa è un salto culturale: passare dalla sicurezza come un adempimento alla sicurezza come un valore".
E Andrea Cafà, presidente di Fonarcom e Cifa ha spiegato che "Fonarcom è stata sempre attenta alla sicurezza sul lavoro. Siamo stati il primo fondo interprofessionale a finanziare la formazione continua in materia di sicurezza. Due anni dopo che venne pubblicato il Testo unico ci fu un incidente sul lavoro a Mineo in cui morirono 6 persone, Fonarcom si riunì e decise di finanziare per la prima volta nel nostro Paese un avviso per 700mila euro per finanziare la formazione per i dipendenti delle imprese aderenti a Fonarcom. Ebbe un successo straordinario e poi altri fondi interprofessionali seguirono la nostra esperienza", ha concluso.