Roma, 28 apr. (Adnkronos) – "Fermare e prevenire le morti sul lavoro. È quello che questo governo dovrebbe fare urgentemente di fronte a numeri che assumono i contorni di una strage: secondo Anmil solo nei primi due mesi del 2025 gli infortuni mortali sono stati 138, con un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno".
Così Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata dem.
"Questa mattina, proprio nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e alla vigilia del primo maggio, un’altra vittima in una cava per l'estrazione del marmo a Carrara. Dietro questi numeri ci sono le esistenze di donne e uomini che escono di casa ogni mattina per guadagnare da vivere per sé e i propri cari e non tornano più. La sicurezza non è un costo, la sicurezza è un diritto".
"E c’è anche un problema strutturale, una mancanza di cultura della sicurezza che va contrastata con tutti gli strumenti a disposizione: con investimenti per la formazione, per l’assunzione di ispettori, con sistemi e procedure che eliminino zone grigie, come appalti e subappalti a cascata che non consentono controlli capillari. Dal governo nessun intervento decisivo, anzi ostacoli alle proposte delle opposizioni che vanno in questa direzione”.