Lo scorso 19 dicembre il cittadino iraniano è stato arrestato dalla Polizia su richiesta degli Stati Uniti e da qualche giorno si trova nel carcere di Opera e proprio in questa condizione di prigionia ha fatto sapere di non essere un terrorista ma bensì uno studioso accademico.
“Io sono uno studioso, non un terrorista”
Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano, di professione ingegnere informatico, arrestato perché accusato dagli USA di aver ucciso 3 militari americani in qualità di costruttore di droni bomba, dal carcere di Opera assieme al suo legale Alfredo de Francesco ed alla presenza del console dell’Iran. ha ammesso di essere uno studioso e di non essere coinvolto in atti di terrorismo.
“Io sono un accademico, uno studioso: non sono certo un terrorista. Non capisco questo arresto, non riesco a capirlo” – queste le sue parole. Il legale ha richiesto gli arresti domiciliari.
Possibile collegamento con arresto Cecilia Sala
L’arresto del giovane studioso può essere collegato a quello della giornalista italiana Cecilia Sala, ora sottoposta a prigionia in una cella di isolamento nel carcere di Evin.
Una spinosa situazione che deve essere gestita con grande attenzione, dato che i giudici dovranno fare di tutto per evitare quanto accaduto con Artem Uss figlio di un oligarca vicino a Putin che è stato arrestato a Milano, sempre su richiesta degli USA, a cui furono dati i domiciliari da cui lui poi riuscì ad evadere.