Argomenti trattati
L’allarme per l’influenza suina è in aumento. Il ceppo H1N1 del virus influenzale continua a colpire, causando due decessi in breve tempo presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza.
I due uomini deceduti per il ceppo H1N1
Il primo individuo, un uomo di 55 anni già afflitto da gravi condizioni di salute, è deceduto domenica 7 gennaio, mentre il secondo decesso è avvenuto lunedì mattina. Anche se entrambi gli uomini sono deceduti a causa del virus, il secondo, un uomo di 47 anni, non presentava particolari disturbi. Il primario dell’ospedale San Bortolo ha commentato: “Non ho mai visto così tanti casi critici prima d’ora”.
Allerta alta in terapia
Attualmente, all’ospedale di Vicenza, ci sono cinque persone ricoverate nel reparto di terapia intensiva, tutte in condizioni critiche. La paziente più grave è una donna che è ancora sottoposta a circolazione extracorporea, una procedura nota anche come macchina cuore-polmone, che coinvolge un dispositivo per il prelievo del sangue del paziente, il filtraggio, l’ossigenazione e il successivo reinserimento in circolo.
Il vaccino secondo il professor Danzi
Secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, i pazienti ricoverati nell’unità di terapia intensiva del San Bortolo provengono principalmente dal capoluogo e dalla zona occidentale di Arzignano. Secondo il quotidiano, la loro fascia d’età varia dai 50 ai 70 anni. Secondo il professor Danzi, l’unico modo per combattere questa infezione virale è attraverso la vaccinazione. Essere vaccinati contro l’influenza, un siero che offre protezione anche contro la variante suina, rappresenta la soluzione. Il virus associato a questa malattia può provocare una forma di polmonite interstiziale simile a quella causata dal Covid-19, che potenzialmente può portare a gravi casi di insufficienza respiratoria, talvolta con esiti fatali.