Con il clima più rigido e i vari cambi di stagione l’influenza si ripresenta puntualmente colpendo decine di migliaia di italiani. L’Istituto Superiore di Sanità, attraverso il sistema di sorveglianza RespiVirNet che si è concluso con la diciassettesima settimana, ha reso noto che 14,5 milioni di italiani sono stati affetti dall’influenza nel corso della stagione 2023-2024. La fascia che è stata maggiormente colpita è quella dei minori di età inferiore ai 5 anni la cui incidenza – si legge dal report – è di 11,7 ogni mille persone assistite.
Influenza, quanti italiani sono stati colpiti dal virus
Dal bollettino nel quale è stata analizzata la settimana dal 22 al 28 aprile è emerso che sono stati circa 226.000 “i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana”. L’Iss ha contestualmente aggiunto che il numero di casi colpito da “sindromi simi-influenzali” ha raggiunto “la soglia epidemica basale, con un livello pari a 3,8 casi per mille assistiti (4,5 nella settimana precedente)”. Risultano infine essere sette le regioni nelle quali l’incidenza ha superato la soglia basale. Non è stata attivata invece la sorveglianza RespiVirNet in Calabria e Valle D’Aosta.
Pregliasco: “Influenza peggiore degli ultimi 15 anni”
Nel frattempo, il virologo dell’Università statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, ad Adnkronos salute ha fatto il punto della situazione su come si diffonderà l’influenza in questa stagione 2023-2024: “In 7 regioni l’incidenza resta sopra la soglia epidemica […] ci dobbiamo aspettare ancora almeno altri 500mila casi, comprensivi di un mix di virus”. L’esperto ha infine osservato che l’incidenza dell’influenza sarebbe potuta “essere sicuramente minore, in termini di complicanze e mortalità, se fossimo riusciti a vaccinare di più”.