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Si sta assistendo ad una situazione anomala secondo gli esperti: più di 150 mila persone a settimana sono colpite dall’influenza, nello specifico da virus respiratori, una malattia decisamente fuori stagione.
Il commento degli esperti
Una primavera atipica quest’anno, con la diffusione di virus respiratori, i medici sono sempre più preoccupati: Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Milano in merito a tale fenomeno, afferma:
«La curva di contagio si abbassa in modo estremamente lento, segnando un’eccezione rispetto agli anni precedenti».
La sorveglianza RespiVirNet, curata dall’Istituto superiore di sanità, si è conclusa da un mese, con l’ultimo bollettino ufficiale diffuso il 3 maggio scorso, ma l’esperto dichiara con fermezza un dato estremamente preoccupante:
«Ancora possiamo stimare almeno 150-200mila casi nell’ultima settimana e dobbiamo aspettarcene almeno 100-150mila nelle settimane a venire».
Per Pier Luigi Lopalco, docente di Epidemiologia all’Università del Salento, la circolazione di virus respiratori quest’anno è stata eccezionale:
«Cosa aspettarci? Direi che, a scuole chiuse e con le attività lavorative ridotte, visto che molti andranno in ferie, in estate si dovrebbe tornare a livelli di normalità».
I virus che stanno colpendo la popolazione
I virus di questo periodo provocano per lo più fastidi respiratori, ma anche qualche disturbo gastroenterico. Al primo posto troviamo il rhinovirus, seguito da altri agenti patogeni come il virus parainfuenzale, enterovirus, adenovirus e metapneumovirus.
Di fronte a questa grande emergenza, gli esperti invitano tutti i cittadini ad adottare comportamenti preventivi per ridurre il rischio di contagio: lavarsi frequentemente le mani, utilizzare mascherine in ambienti affollati o chiusi e mantenere una buona igiene personale.
Il vaccino contro il virus respiratorio
La Food and Drug Administration americana ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio al vaccino a mRNA, contro il virus respiratorio sinciziale, di Moderna.
Si tratta del primo vaccino a mRNA per una malattia diversa dal Covid: il prodotto si chiama mRNA-1345, ed è indicato per le persone che abbiano almeno 60 anni. Ha dimostrato un’efficacia dell’83,7% nel prevenire infezioni da virus sinciziale, protratta per quasi nove mesi.