Infarto nelle donne, sintomi diversi dagli uomini: ecco i più comuni da riconoscere

Bisogna fare attenzione ai primi campanelli d'allarme per l'infarto: i sintomi nelle donne

L’infarto del miocardio è la necrosi di una porzione più o meno estesa di tessuto muscolare cardiaco, detto miocardio, a seguito di un’interruzione del flusso sanguigno all’interno di un’arteria coronaria.

I sintomi nell’uomo e nella donna possono essere diversi, dunque, è bene saperli riconoscere.

L’infarto nelle donne

L’infarto è una malattia cardiaca molto pericolosa, che se non diagnosticata in tempi brevi può portare alla morte o a conseguenze permanenti sul proprio fisico. Tuttavia, il rischio nelle donne sembrerebbe essere più alto perché i primi segnali potrebbero essere facilmente scambiati con sintomi di altre condizioni meno gravi.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità, l’infarto può comparire prevalentemente in una fascia d’età compresa tra i 34 e i 74 anni.

I principali sintomi dell’infarto nelle donne

  • sensazione di stanchezza o profonda stanchezza;
  • progressiva mancanza di respiro con l’esercizio;
  • improvviso senso di oppressione al petto;
  • dolore acuto alla parte superiore della schiena, tra le scapole o al collo;
  • palpitazioni;
  • sudori freddi;
  • sintomi digestivi ricorrenti: nausea, fastidio o bruciore gastrico

Differentemente dagli uomini, le donne possono sperimentare sintomi atipici legati all’infarto come, ad esempio, un mal di schiena improvviso o un dolore alla mandibola.

Tuttavia, anche la stanchezza insolita o l’affaticamento sono spesso segnali di allarme.

La prevenzione è fondamentale

La prevenzione resta il principale strumento che può salvarci la vita. Il controllo regolare dei livelli di colesterolo e pressione sanguigna, oltre all’adozione di una dieta sana, dell’esercizio fisico regolare e della diminuzione del fumo, rappresentano degli aspetti importanti per la prevenzione dell’infarto.

In base a quando vengono scoperti i sintomi ci sono diverse possibilità di intervento sul problema:

  • somministrazione di farmaci con l’obiettivo di sciogliere eventuali trombi coronarici
  • angioplastica coronarica, metodo basato sulla dilatazione delle coronarie stenotiche con un palloncino e impianto di una “gabbietta” metallica per mantenerle aperte
  • in alcuni casi può essere però necessario un bypass aortocoronarico.