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Industria: Piras (Uiltec), 'neutralità tecnologica determinante per mettere in sicurezza l’Italia'

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Bergamo, 14 feb. (Labitalia) - “È necessario che le scelte di politica industriale della Unione europea tengano conto delle peculiarità dei singoli stati aderenti a partire dall’Italia. È fondamentale che il nostro Paese si doti di una politica industriale efficace, ...

Bergamo, 14 feb. (Labitalia) – “È necessario che le scelte di politica industriale della Unione europea tengano conto delle peculiarità dei singoli stati aderenti a partire dall’Italia. È fondamentale che il nostro Paese si doti di una politica industriale efficace, soprattutto dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico. Per continuare ad essere la seconda la seconda manifattura d'Europa dobbiamo investire nei grandi settori strategici, come la chimica, la farmaceutica, il ‘made in Italy’, l’energia, dato che i nostri confini territoriali non corrispondono più a quelli industriali. Ecco perché il tema della neutralità tecnologica deve imporsi nell’ambito di quelle scelte necessarie per mettere in sicurezza l’Italia”. Lo ha detto Daniela Piras, segretaria generale della Uiltec, oggi a Bergamo per l’Attivo dei delegati dell’organizzazione orobica dei settori tessile, dell’energia e della chimica.

“Dal punto di vista industriale e da quello sindacale – ha ribadito Piras- la Lombardia rappresenta la realtà più idonea a rappresentare ciò che accade nell’economia nazionale e nel contesto sindacale. E mai come ora è necessario ribadire che il percorso di transizione energetica che il Paese sta compiendo debba basarsi sull’utilizzo del gas: non estraiamo quello che c’è nel nostro sottosuolo, ma preferiamo importarlo a prezzi alti. Siamo favorevoli agli obiettivi fissati dalla Ue in piani come quelli del ‘Green Deal’ o del “Fit for 55”, ma gli vogliamo raggiungere con modalità congeniali alla realtà e non teoriche”.

La leader della Uiltec ha sottolineato il capovolgimento che sta caratterizzando il mondo dal punto di vista produttivo nel settore tessile: “Cambiano usi e costumi – ha detto Piras- e russi, cinesi ed americani, per motivi diversi, non acquistano più i nostri beni di lusso. Le grandi aziende del settore continuano a produrre, ma senza l’apporto delle filiere collegate, rappresentate da piccole e medie imprese. Anche in previsione di una ripresa del settore, esiste il rischio concreto di perdere gran parte di quelle filiere, impossibilitate a rimettersi in circolo”. Infine, un riferimento all’azione contrattuale: “Nei giorni scorsi abbiamo siglato l’intesa per il rinnovo del Ccnl del settore Elettrico. Abbiamo conseguito un risultato importante che ha restituito potere d’acquisto alle buste paga dei lavoratori. Sui contratti ancora da rinnovare, come quelli del Gas-Acqua, dell’Energia e Petrolio, della Chimica, ci riproponiamo il medesimo obiettivo. Se il governo aiutasse la contrattazione con adeguate politiche di defiscalizzazione sugli aumenti contrattuali i benefici sarebbero migliori. Rinnoviamo i contratti, tuteliamo i diritti e troviamo l’apprezzamento dei lavoratori che ci scelgono: la Uiltec cresce, ha sempre più voce e più peso”.