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Per queste elezioni in India tutti i sondaggi danno largamente in vantaggio il partito di governo, il Bharatiya Janata Party del primo ministro nazionalista induista Narendra Modi.
Le votazioni in India
Venerdì si voterà in un centinaio di questi collegi e in una ventina di stati: le operazioni proseguiranno per altre sei fasi, fino all’ultima, quella del 1° giugno. Le ultime elezioni, quelle del 2019, ebbero una durata simile: 39 giorni.
Sono oltre venti i partiti indiani che si sono coalizzati per sfidare il Bharatiya Janata Party di Narendra Modi, premier indiano in corsa per un terzo mandato.
I votanti per le elezioni in India
Da venerdì 19 aprile al 1° giugno avranno diritto di votare 968,6 milioni di indiani: gli aventi diritto al voto sono aumentati dell’8 per cento rispetto a cinque anni fa, e sono distribuiti su oltre 3,3 milioni di chilometri quadrati, una superficie che è undici volte quella italiana.
Le distanze sono enormi, i mezzi di trasporto non sempre riescono a coprirle. Bisogna percorrere 39 km a piedi per raggiungere un villaggio dello Stato del Pradesh e poter raccogliere il voto di ogni elettore.
La sicurezza per le elezioni in India
Nei primi decenni dopo l’indipendenza le elezioni in India erano state caratterizzate da ricorrenti episodi di violenza. Per tale ragione, saranno coinvolti 300mila militari appartenenti alle forze di sicurezza federale, a presidio dei seggi e per garantire il normale svolgimento del voto.