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Indagini sulla morte di una paziente dopo liposuzione: il chirurgo parla

Chirurgo discute indagini sulla morte dopo liposuzione

Il chirurgo Carlo Bravi chiede chiarezza sulla morte di Simonetta Kalfus dopo l'intervento.

La tragedia della liposuzione

Il caso di Simonetta Kalfus, 62 anni, ha scosso l’opinione pubblica dopo la sua morte avvenuta il 18 marzo, dodici giorni dopo un intervento di liposuzione. Il chirurgo estetico Carlo Bravi, che ha eseguito l’operazione, si è dichiarato “disperato” e ha chiesto che venga fatta chiarezza sulla vicenda. La Procura di Roma ha avviato un’indagine e i carabinieri del Nas hanno sequestrato la sala operatoria della clinica privata dove è avvenuto l’intervento, per accertare eventuali responsabilità.

Le dichiarazioni del chirurgo

In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, Bravi ha affermato di non essere un “incosciente” e di aver compreso la gravità della situazione di Simonetta solo dopo l’operazione. “Sono stremato, quello che mi è accaduto mi ha distrutto e non ci sono parole per spiegarlo”, ha dichiarato il chirurgo, sottolineando la sua lunga carriera di 40 anni, gran parte dei quali trascorsi in Pronto soccorso. Bravi ha respinto le accuse di aver sottovalutato le condizioni della paziente, che avrebbero portato a una sepsi fatale.

Le indagini in corso

Oltre a Bravi, sono indagati anche altri due medici della clinica e una dottoressa del Pronto soccorso del Sant’Anna di Pomezia, che aveva inizialmente rimandato a casa Simonetta. Dall’autopsia è emerso che la causa del decesso è stata una probabile sepsi post-operatoria, che si è diffusa rapidamente agli organi vitali. Le indagini proseguono per chiarire le circostanze che hanno portato a questa tragica morte, con l’obiettivo di garantire giustizia per la famiglia della vittima.