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Un video inquietante
La Digos di Bolzano ha avviato accertamenti su un gruppo di giovani sudtirolesi noto come “Junge Aktion”, sospettato di promuovere ideologie di estrema destra. Un video pubblicato dal quotidiano Tageszeitung ha suscitato preoccupazioni, mostrando i membri del gruppo mentre indossano passamontagna biancorossi, i colori della bandiera tirolese, e si dedicano a esercizi fisici e di boxe.
Questo tipo di attività, unito all’abbigliamento distintivo, suggerisce un tentativo di creare un’immagine di forza e unità tra i giovani aderenti.
Slogan e simboli controversi
Nel video, è visibile un adesivo con uno slogan in lingua tedesca che si oppone alla legge tedesca contro le attività nazionalsocialiste, conosciuta come NS-Verbotsgesetz. Questo elemento evidenzia l’intento del gruppo di sfidare le normative vigenti e di promuovere un messaggio di resistenza contro le leggi che limitano l’espressione di ideologie estremiste. Inoltre, un uomo nel video esegue il gesto del saluto con tre dita tese, un chiaro riferimento al movimento di suprematisti bianchi, noto come White Power, che ha suscitato allerta tra le autorità.
Un movimento giovanile organizzato
La Junge Aktion si autodefinisce come “punta di diamante della gioventù fedele al popolo in Alto Adige”, un’affermazione che mette in evidenza il loro desiderio di rappresentare una nuova generazione legata a ideali nazionalisti. Il gruppo invita i giovani a unirsi a loro, promettendo un percorso di formazione mentale, fisica e intellettuale. “Il nostro Paese ha bisogno anche di te”, affermano, cercando di attrarre nuovi membri in un contesto di crescente polarizzazione politica.
Rete di contatti e sostegno
Secondo quanto riportato dalla Tageszeitung, tra i follower del gruppo su Instagram ci sono anche figure politiche come il consigliere provinciale Jürgen Wirth Anderlan e numerosi membri dei Schützen, un’organizzazione tradizionale tedesca. Questo collegamento con esponenti dell’estrema destra nel mondo di lingua tedesca solleva interrogativi sulla portata e sull’influenza di Junge Aktion nella regione. La Questura di Bolzano, al momento, mantiene il massimo riserbo sugli sviluppi delle indagini, ma la situazione rimane sotto attenta osservazione.