Il presidente della Figc Gabriele Gravina è nel mirino dei finanzieri per una presunta tangente di 250mila euro. Su input di Claudio Lotito è stato aperto il dossier che punta a fare luce in particolare su alcuni elementi.
Indagini su Gabriele Gravina
Sono iniziate a Roma le indagini nei confronti del presidente della Figc Gabriele Gravina, poiché potrebbe aver incassato una tangente di 250mila euro.
L’inchiesta parte dall’affidamento di un appalto in cambio del pagamento di opzioni di acquisto su diversi libri antichi di sua proprietà. L’aspirante acquirente tuttavia non avrebbe mai proceduto all’acquisto vero e proprio.
Le opzioni però sarebbero state rinnovate usando la cifra che poi Gabriele Gravina avrebbe impiegato per acquistare un appartamento a Milano. Ma questa non è l’unica irregolarità sospetta su cui le autorità vogliono far luce.
Le irregolarità su Gabriele Gravina
Da tempo presso il Tribunale di Roma è aperto il fascicolo sul numero 1 della Federcalcio ma se ne parla solo attualmente perché il caso fa parte delle altre inchieste portate avanti dalla Procura di Perugia e alla base c’è una segnalazione giunta da quella di Salerno.
Tornando ancora indietro, a far partire il tutto è stata una segnalazione arrivata da un ex collaboratore di Gravina a Pasquale Striano. Costui, passato poi nell’orbita di Claudio Lotito, è Emanuele Floridi.
Secondo la ricostruzione, partendo dalla vendita della Salernitana, cosa che secondo Lotito gli è stata imposta dalla Figc poiché avere due squadre che militano nella stessa serie è incompatibile.
Ancora, a Striano gli inquirenti hanno trovato un file che conteneva segreti d’ufficio in merito ad attività investigative in corso.
Nell’inchiesta è arrivata anche una segnalazione di operazione sospetta, che un notaio ha trasmesso in merito all’acquisto dell’appartamento milanese. Sul piatto anche diritti tv, insomma c’è molta carne al fuoco. Vedremo nei prossimi giorni gli sviluppi dell’inchiesta.