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Incidente stradale a Bari: la condanna di Godono diventa definitiva

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Dopo anni di battaglie legali, la Cassazione conferma la responsabilità civile di Godono.

Il tragico incidente del 14 aprile

Il 14 aprile 2009, Bari è stata teatro di un drammatico incidente stradale che ha portato alla morte di due giovani: Vincenzo Moretti, 20 anni, e Maria Esther Martino, 19 anni. La Ford Ka, guidata da Andrea Godono, si è scontrata frontalmente con un’Alfa Romeo 164, condotta da Rezeart Turku, che aveva invaso il senso di marcia opposto. Entrambi i veicoli viaggiavano a velocità superiori ai limiti consentiti, contribuendo a un impatto devastante.

La responsabilità civile di Godono

Recentemente, la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa di Godono, confermando la sua corresponsabilità civile nell’incidente. La sentenza della Corte d’Appello di Bari, che stabiliva la responsabilità di Godono per il 25%, è ora definitiva. Questo significa che Godono è obbligato a risarcire i danni alle famiglie delle vittime, insieme alla compagnia assicurativa Sai. La decisione della Cassazione segna un importante passo per i familiari delle vittime, che hanno lottato per ottenere giustizia.

Le conseguenze legali per Turku e Godono

Rezeart Turku, il conducente dell’Alfa Romeo, era già stato condannato a un anno e nove mesi di reclusione per omicidio colposo. La sua condanna è stata confermata in diverse fasi del processo, mentre Godono era stato inizialmente assolto. Tuttavia, la battaglia legale non si è fermata qui. I familiari delle vittime hanno deciso di impugnare l’assoluzione di Godono, portando il caso in Cassazione. La Suprema Corte ha annullato la sentenza di secondo grado, portando a una nuova valutazione della responsabilità civile di Godono.

La fondazione ‘Ciao Vinny’

Dopo la tragedia, la famiglia di Vincenzo Moretti ha creato la fondazione ‘Ciao Vinny’, dedicata alla sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Questa iniziativa ha lo scopo di prevenire incidenti simili e di educare i giovani sull’importanza della guida responsabile. La fondazione è diventata un punto di riferimento per le attività di sensibilizzazione, cercando di trasformare il dolore in un messaggio di speranza e cambiamento.