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Un incidente preoccupante
Sabato sera, la nave oceanografica Fugro Mercator, battente bandiera bahamense e lunga 42 metri, ha subito un grave incidente mentre era impegnata in operazioni di monitoraggio dei fondali marini. La nave si è incagliata sulla scogliera del promontorio dell’Enfola, nei pressi di Portoferraio, sull’isola d’Elba. Questo evento ha sollevato preoccupazioni non solo per la sicurezza dell’equipaggio, ma anche per l’impatto ambientale potenziale che potrebbe derivare da un simile incidente.
Operazioni di salvataggio
La guardia costiera ha prontamente intervenuto, riuscendo a trarre in salvo gli 11 membri dell’equipaggio. Fortunatamente, tutti sono stati riportati in sicurezza e si trovano attualmente in buone condizioni di salute. Tuttavia, l’incidente ha causato un ingresso d’acqua nello scafo, inizialmente contenuto dall’equipaggio, ma che ha successivamente danneggiato i motori, portando a un blackout totale degli apparati di bordo. Le operazioni di trasbordo sono state complicate dalla vicinanza agli scogli e dalla risacca presente nella zona.
Cause dell’incidente
Le cause dell’incidente sono ancora oggetto di indagine. Secondo una prima ricostruzione fornita dalla Capitaneria di porto, la nave si sarebbe avvicinata troppo alla costa nel tentativo di cercare riparo dal maltempo, urtando il basso fondale e fermandosi lungo la falesia rocciosa. Sono in corso accertamenti per stabilire se il forte vento abbia contribuito a questo avvicinamento o se ci siano stati problemi tecnici agli organi di propulsione della nave.
Monitoraggio ambientale
Fortunatamente, al momento non si registrano inquinamenti marini dovuti a sversamenti di combustibile. La guardia costiera ha effettuato monitoraggi con mezzi aeronavali e ha confermato che non ci sono segni di inquinamento. Tuttavia, per garantire la tutela ambientale, la società armatrice è stata diffidata a procedere con la rimozione della nave. Attualmente, sono in corso sopralluoghi subacquei preliminari da parte di una società specializzata, finalizzati alla redazione di un piano operativo per il recupero dell’unità.