Una scia di fumo, poi il silenzio, rotto solo dalle sirene. La giornata in Florida e a New York (Usa) si è chiusa nel peggiore dei modi. Un incidente dietro l’altro, a meno di 24 ore di distanza, hanno riscritto — ancora una volta — le statistiche nere del traffico aereo.
Incidente aereo USA: un Cessna si trasforma in una palla di fuoco
Era un pomeriggio come tanti. Sole, traffico, auto incolonnate lungo la strada vicino all’aeroporto di Boca Raton, in Florida (Usa). Poi, all’improvviso, un boato. Un piccolo aereo, un Cessna 310, si è schiantato a pochi metri dalla pista militare. Nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo che la zona si è trasformata in un inferno di fiamme. Chi era lì, chi ha assistito all’incidente, racconta di un’esplosione così forte da far tremare gli edifici. «Ha scosso tutto — dice uno degli impiegati che lavora poco distante — non credo sia sopravvissuto nessuno.» Difficile, al momento, avere conferme ufficiali. La polizia non ha rilasciato numeri, né sulle vittime né sui feriti. Solo una certezza: la strada è stata chiusa, i soccorsi sono ancora all’opera e il fumo, nero e denso, ha avvolto la zona per ore. La dinamica? Ancora avvolta nel mistero. Ma le prime immagini, quelle diffuse sui social, non lasciano molto spazio all’immaginazione.
Usa, altro incidente aereo: un elicottero si spezza in volo
New York, stessa giornata, o quasi. Solo ventiquattro ore prima, un altro dramma, questa volta sopra il fiume Hudson. Un elicottero turistico, un Bell 206, decolla alle 14:59 dal molo di Downtown Manhattan. A bordo una famiglia spagnola, padre, madre e tre figli. Più il pilota. Tour breve, nemmeno mezz’ora per sorvolare la Statua della Libertà, scattare due foto sopra Manhattan. Tutto procede. Poi qualcosa si spezza. Letteralmente. Prima la coda, poi il rotore. Il mezzo perde pezzi mentre vola. La fusoliera cade dritta nel fiume. In cinque secondi. Nessuna via di fuga. Nessuna possibilità di salvarsi. I testimoni hanno raccontato di aver sentito dei botti. Rumori secchi, come colpi. Forse — dicono gli esperti — le pale avevano già cominciato a urtare la coda. Un guasto meccanico? Un errore umano? Difficile dirlo subito. L’Ntsb indaga. E intanto, New York aggiorna il suo triste bollettino: sei morti in questo incidente, trentotto in tutto dal 1977. Un numero che non smette mai di salire.