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Inchiesta sulla morte di Ramy Elgaml: la procura mantiene le imputazioni

Immagine relativa all'inchiesta su Ramy Elgaml

Ramy Elgaml, un caso complesso che coinvolge carabinieri e indagini in corso.

La situazione attuale dell’inchiesta

La procura di Milano ha deciso di non modificare i capi di imputazione nell’inchiesta riguardante la morte di Ramy Elgaml, un giovane di 19 anni deceduto in un incidente stradale avvenuto durante un inseguimento da parte delle forze dell’ordine. Tra gli indagati figurano un carabiniere e un amico della vittima, Fares Bouzidi, entrambi accusati di omicidio stradale. La decisione della procura, guidata da Marcello Viola, è stata presa dopo un’attenta valutazione delle prove disponibili, inclusi i video acquisiti dai media.

Le accuse e le indagini in corso

Attualmente, sono iscritti nel registro degli indagati un carabiniere e Fares Bouzidi per omicidio stradale, mentre altri due militari sono accusati di frode processuale e favoreggiamento. La procura ha ritenuto necessario attendere la conclusione di ulteriori accertamenti, tra cui una consulenza cinematica, per valutare se ci siano elementi sufficienti per modificare le imputazioni. Gli inquirenti stanno anche analizzando i dispositivi elettronici dei militari coinvolti e del testimone oculare, il cui telefono potrebbe contenere informazioni cruciali.

Il ruolo dei video e delle testimonianze

Un aspetto fondamentale dell’inchiesta riguarda i filmati registrati durante l’incidente. In particolare, la dashcam di un’auto dei carabinieri potrebbe fornire dettagli importanti su quanto accaduto quella notte. Tuttavia, si segnala che un video, ritenuto significativo, sarebbe stato cancellato dal telefono di un testimone, il quale ha dichiarato che i carabinieri gli avrebbero chiesto di eliminarlo. Gli investigatori stanno cercando di recuperare questo materiale, che potrebbe rivelarsi determinante per chiarire la dinamica dell’incidente.

Le conclusioni preliminari della Polizia locale

Una prima relazione della Polizia locale ha già indicato che ci sarebbe stato un urto tra l’auto dei carabinieri e lo scooter di Ramy nella fase finale dell’inseguimento. Secondo l’analisi di un frame delle telecamere di sorveglianza, la vittima sarebbe stata in fase di caduta al suolo mentre la vettura dei carabinieri sopraggiungeva in frenata. I legali della famiglia di Ramy e di Fares hanno parlato di uno “speronamento volontario”, sollevando interrogativi sulla condotta delle forze dell’ordine durante l’inseguimento.