Argomenti trattati
Nell’inchiesta sulla corruzione in Liguria la procura di Genova ha chiesto il giudizio immediato per l’ex governatore Giovanni Toti, che ha presentato la lettera di dimissioni lo scorso venerdì.
Inchiesta Liguria e il giudizio immediato
La procura di Genova ha chiesto il giudizio immediato per Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria agli arresti domiciliari nell’ambito della maxi inchiesta giudiziaria.
Il giudizio immediato è un procedimento particolare, previsto dal Codice di procedura penale agli articoli 453 e successivi. Quando la prova “appare evidente” e l’indagato è stato interrogato, il pm può richiedere che si vada direttamente a processo, saltando l’udienza preliminare.
Dopo alcuni giorni di valutazione da parte dei pm che guidano l’inchiesta è arrivata la decisione: oltre a Giovanni Toti, il giudizio immediato riguarderà anche il terminalista Aldo Spinelli e l’ex presidente dell’autorità portuale Paolo Emilio Signorini.
Il giudice per le indagini preliminari dell’inchiesta in Liguria
In questo momento la decisione spetta al giudice per le indagini preliminari che, entro cinque giorni, dovrà eventualmente anche fissare la data del processo, che potrebbe iniziare in autunno.
Dopo l’accoglimento del giudizio immediato da parte del gip, gli indagati avranno tempo 15 giorni per scegliere eventuali forme alternative come il patteggiamento o il rito abbreviato.
La decisione di Giovanni Toti
Giovanni Toti, dopo le dimissioni attraverso il suo legale, Stefano Savi, ha depositato la nuova istanza alla gip Paola Faggioni per la revoca degli arresti domiciliari.
Nel frattempo la Liguria è sempre più vicina alle prossime elezioni, dovrà affrontare le elezioni anticipate: la Regione ha proposto le date di domenica 27 e lunedì 28 ottobre, al limite dei 90 giorni consentiti dopo le dimissioni di Toti.