Argomenti trattati
Ripartono le richieste per l’Ecobonus: dalle 10 di oggi, 3 giugno 2024, è possibile fare domanda per ricevere gli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni inquinanti.
Un miliardo di euro, stanziati dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, a disposizione dei cittadini e delle imprese, in base alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare.
Come effettuare domanda per gli incentivi auto 2024
I moduli per le dichiarazioni devono essere compilati e firmati dall’acquirente e inseriti dal venditore nella piattaforma, sul portale istituito ad hoc dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, che dovrà anche confermare le operazioni entro 270 giorni dalla data di inserimento.
Gli acquirenti, persone fisiche, dovranno presentare la dichiarazione in cui confermano di mantenere la proprietà dell’ecoveicolo per almeno un anno, periodo che raddoppia in caso di acquirenti persone giuridiche.
Le piccole e medie imprese dovranno, invece, presentare due dichiarazioni sostitutive che certificano il possesso dei requisiti di Pmi e l’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.
Se l’acquisto è stato effettuato da persone fisiche, è necessaria l’attestazione che il valore dell’Isee relativo al nucleo familiare sia inferiore a 30mila euro e che i componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del medesimo contributo, con copia del documento di identità e del codice fiscale dell’acquirente e degli altri componenti del nucleo familiare.
Il valore del contributo
Con Isee superiore a 30.000 euro, per le auto elettriche l’incentivo è pari a 6.000 euro senza rottamazione o 9.000 euro con rottamazione di un’auto Euro 4. Sono invece previsti 10.000 euro qualora si dia in cambio una Euro 3 e 11.000 euro se si rottama un mezzo Euro 0, 1 o 2.
Se l’Isee è inferiore ai 30.000 euro, l’incentivo varia da 7.500 euro senza rottamazione ai 13.750 euro se si sostituisce un mezzo più vecchio.
Per quanto riguarda le plug-in, l’incentivo va dai 6.000 agli 11.000 euro. Per le motorizzazioni termiche, invece, gli importi oscillano tra i 2.000 euro con rottamazione di una Euro 4 o Euro 3 ai 3.000 euro con rottamazione di un’auto Euro 0 a Euro 2
Il provvedimento, inoltre, introduce un contributo all’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe non inferiore a Euro 4: il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano.
L’obiettivo del provvedimento
L’obiettivo del provvedimento è incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti, classi Euro 0, 1, 2 e 3, che oggi rappresentano il 25% dell’attuale parco circolante. In tal senso, è previsto un contributo fino a 2.000 euro per l’acquisto di veicoli usati di classe Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km CO2, a fronte della rottamazione di un’auto fino ad Euro 4