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Falconara Marittima, incendio con esplosione alla raffineria Api: le ipotesi sulle cause

incendio raffineria

Intorno alle 22:30 di venerdì 21 marzo, un incendio è divampato nella raffineria Api di Falconara Marittima, seguito da un'esplosione.

Un’esplosione ha squarciato la quiete notturna, seguita da un incendio che si è propagato rapidamente all’interno della raffineria Api di Falconara Marittima. Erano circa le 22:30 ieri sera, venerdì 21 marzo, quando le fiamme hanno iniziato a divampare, generando preoccupazione tra i residenti e richiedendo un immediato intervento dei soccorsi.

Falconara Marittima, incendio con esplosione alla raffineria Api

Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, i carabinieri e le squadre dei vigili del fuoco provenienti da Jesi, Senigallia e Ancona. L’incendio è stato domato e, fortunatamente, non si sarebbero registrati feriti.

Nell’area, però, si è diffuso un intenso odore di idrocarburi, mentre le forze dell’ordine hanno provveduto a chiudere via Flaminia per motivi di sicurezza.

Secondo le prime informazioni fornite dai vigili del fuoco, le fiamme si sono sviluppate nella sezione dedicata alla lavorazione del gasolio. Gli impianti coinvolti erano stati riattivati da pochi giorni, dopo un periodo di manutenzione.

“L’incendio è stato domato e non ha coinvolto i serbatoi. La conferma più importante è che non ci sono feriti. Sono presente sul posto insieme alla Giunta, Protezione Civile, la nostra Polizia Locale e tutte le forze dell’ordine. Mi sono confrontata subito con il Direttore dello stabilimento Sciascia ed ll Vice Prefetto. Le attività negli altri impianti proseguono regolarmente. Le autorità competenti sono state informate e sono in corso le verifiche per accertare le cause”, ha dichiarato il sindaco Stefania Signorini, come riportato da AnconaToday.

Falconara Marittima, incendio con esplosione alla raffineria Api: le cause

Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio potrebbe essere stato innescato dalla rottura di un tubo o di una valvola, causando la propagazione delle fiamme su un impianto ad alta pressione. L’intensità del rogo ha generato lingue di fuoco imponenti e una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza.

Fortunatamente, l’incidente è rimasto confinato all’area operativa senza coinvolgere i serbatoi, motivo per cui non è stato necessario attivare il piano di emergenza esterno.

Nel frattempo, le forze dell’ordine e i tecnici specializzati proseguiranno nelle prossime ore con i rilievi e le indagini per determinare con precisione le cause dell’accaduto.