Un’esplosione devastante
Questa mattina, un’esplosione ha scosso il deposito Eni di Calenzano, situato nei pressi di Firenze, causando un incendio che ha portato a una situazione di emergenza. Le fiamme sono state domate dai Vigili del Fuoco, che hanno lavorato incessantemente per evitare la propagazione del fuoco ad altre aree del deposito. Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha confermato che l’incendio è stato contenuto rapidamente, ma non prima che si registrassero due vittime e nove feriti, di cui tre in condizioni critiche.
Le vittime e i feriti
Tra le vittime, è stato identificato Vincenzo Martinelli, un autista di autocisterne di 51 anni. Gli altri operai coinvolti nell’incidente avevano un’età compresa tra i 45 e i 62 anni. La gravità della situazione è accentuata dal fatto che i feriti sono stati trasportati in ospedale, con due di loro che necessitano di cure urgenti per ustioni gravi. I soccorsi sono stati attivati immediatamente, e le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire le cause dell’esplosione, che sembra essere stata provocata da una perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti.
Impatto sull’area circostante
La deflagrazione ha avuto un impatto significativo anche sulle attività circostanti. Quindici aziende nelle vicinanze sono state evacuate per precauzione, e le scuole della zona sono rimaste aperte. Tuttavia, la qualità dell’aria è stata monitorata e, secondo l’Agenzia regionale Toscana per la protezione ambientale, non ci sono rischi per la salute pubblica. La colonna di fumo densa generata dall’incendio è stata visibile anche da lontano, ma il vento ha contribuito a disperdere le sostanze inquinanti. Le autorità locali hanno rassicurato la popolazione sulla sicurezza dell’aria, mentre i trasporti ferroviari e stradali hanno ripreso gradualmente la loro normale operatività.