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Un’esplosione devastante
Questa mattina, un’esplosione di proporzioni notevoli ha colpito il deposito Eni di Calenzano, nei pressi di Firenze, causando la morte di almeno due persone e ferendo nove individui, tre dei quali in condizioni critiche. La deflagrazione, avvenuta in un’area di carico dove le autobotti riforniscono carburante, ha generato una colonna di fumo visibile da diversi chilometri di distanza, allarmando la popolazione e le autorità locali.
Interventi delle autorità e rischi per la salute
Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha comunicato che i Vigili del Fuoco sono riusciti a contenere rapidamente le fiamme, evitando che si propagassero ad altre strutture. Tuttavia, il Dipartimento della protezione civile ha emesso un avviso di allerta per un raggio di cinque chilometri dall’epicentro dell’esplosione, raccomandando ai residenti di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi all’area. I tecnici dell’Agenzia regionale Toscana per la protezione ambientale sono già sul posto per monitorare le potenziali ricadute degli inquinanti, in particolare per quanto riguarda i corsi d’acqua circostanti.
Le testimonianze dei presenti
Le testimonianze di chi si trovava nelle vicinanze al momento dell’esplosione sono agghiaccianti. Un lavoratore ha descritto l’esplosione come un boato simile a quello di una bomba, mentre un corriere ha raccontato di come il suo furgone sia stato sollevato da terra per la forza dell’impatto. Molti hanno riportato ferite lievi, ma l’esperienza è stata traumatica e ha lasciato segni indelebili nella memoria di chi l’ha vissuta.
Impatto ambientale e raccomandazioni
Secondo la Società italiana di medicina ambientale (Sima), la nube di fumo nero sprigionata dall’incendio rappresenta un serio rischio per la salute umana e per l’ambiente. Le sostanze tossiche rilasciate, come il monossido di carbonio e le diossine, possono avere effetti acuti e cronici, aggravando patologie respiratorie e cardiovascolari. In attesa di ulteriori analisi, Sima consiglia alla popolazione di rimanere al chiuso e di evitare qualsiasi attività all’aperto. È fondamentale monitorare eventuali sintomi respiratori e contattare i servizi sanitari in caso di necessità.