Il presidente cileno Gabriel Boric ha aggiornato il bilancio dei morti negli incendi della regione di Valparaíso, salito a 64 vittime, e ha annunciato due giorni di lutto nazionale a causa della tragedia.
Questo annuncio ha gettato una luce ancora più cupa sulla situazione che sta affliggendo il Cile, con comunità costiere minacciate dalle fiamme e una crescente preoccupazione per l’espansione e l’intensificazione degli incendi. Il conto è salito a 64 vittime degli incendi che interessano la zona centro-meridionale del Cile.
Il numero di vittime e la possibile intenzionalità
Il viceministro dell’Interno, Manuel Monsalve, segnala che solo 18 dei corpi senza vita sono stati identificati.
“Ci sono informazioni preliminari, non ancora ufficializzate, che ci fanno ritenere che arriveremo a una cifra molto più alta”, ha però precisato la titolare del ministero, Carolina Tohà, sottolineando inoltre di disporre di “prove serie che l’origine del più grave di questi incendi, quello che si è verificato a Las Tablas, potrebbe essere stata intenzionale“.
Il comunicato di Boric
Le parole del presidente Boric sono state cariche di determinazione nel promettere che coloro che sono responsabili di questi incendi saranno perseguiti e puniti con tutto il peso della legge.
Tuttavia, resta l’amara consapevolezza che il bilancio delle vittime potrebbe ancora aumentare, poiché si teme che ci siano più persone coinvolte di quanto finora comunicato dalle autorità.