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Continuano gli scontri a Hama, dove l’esercito siriano sta inviando rinforzi. Aleppo e la provincia di Idlib sono ormai sotto il controllo dei ribelli, che continuano ad avanzare verso Hama. Se anche questa città dovesse cadere, i ribelli avrebbero la strada spianata verso sud, verso Homs e, potenzialmente, fino alla capitale Damasco. Le forze armate siriane stanno cercando di resistere, con l’aiuto dell’aviazione, che bombarda le aree periferiche, e il supporto della Russia.
Siria, avanzano i ribelli: raid aerei russi e vittime civili
Nel fine settimana, la Russia ha effettuato raid aerei su Aleppo e Idlib, causando la morte di otto civili, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. I russi hanno anche colpito il Collegio francescano Terra Sancta ad Aleppo. Inoltre, si è parlato della morte di Abu Muhammad al Jolani, leader del gruppo ribelle Hayat Tahrir al-Sham, in seguito a un altro attacco, ma la notizia non è ancora confermata.
In Siria i ribelli avanzano: simboli di resistenza e determinazione del regime
Alcuni ribelli hanno festeggiato abbattendo le statue di Hafiz al-Assad ad Aleppo. Il regime di Bashar al-Assad è determinato a non cedere, dichiarando che “il linguaggio della forza” sconfiggerà il terrorismo. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha visitato Damasco per offrire supporto a Assad, con l’Iran che considera la Siria fondamentale per le sue alleanze con Hezbollah.
In Siria i ribelli avanzano: la guerra siriana come conflitto per procura
La guerra siriana è ormai un conflitto per procura, con Russia e Iran che sostengono il regime, mentre Stati Uniti e Israele monitorano gli sviluppi. Dopo anni di conflitto, la Siria è ancora in crisi, e il fallimento internazionale nel risolvere la guerra è evidente, con un altissimo costo in termini di vite civili.