L’industria della musica negli Stati Uniti sta facendo i conti con potenziali nuove rivelazioni sul modello #MeToo. Tale movimento, esploso nell’ambito cinematografico, è nato come risposta alle numerose accuse delle attrici di Hollywood contro il produttore Harvey Weinstein. Una situazione simile può verificarsi a seguito dell’arresto di Puff Daddy/P. Diddy.
Le accuse contro il noto artista sono dure e comprendono abusi, violenze sessuali, contributo alla prostituzione e traffico sessuale, provenienti dalla sua ex partner, Cassie. Ai dettagli inquietanti si aggiungono gli infami White Party di Diddy, eventi che hanno accolto personalità di spicco nel mondo della politica e dell’intrattenimento.
Alcuni dettagli dei White Party di Diddy sono stati rivelati dal quotidiano britannico Daily Mail, che è entrato in possesso di filmati storici di questi opulenti eventi. Potrebbero essere durati diversi giorni, con le lavoratrici del sesso costrette a rimanere sveglie e idratate da soluzioni fisiologiche iniettate tramite infusione. Un individuo coinvolto nel mondo dello spettacolo ha anche detto che gli invitati a questi eventi erano costretti a subire abusi fisici e sessuali in cambio di contratti discografici e denaro. Tra le sostanze sequestrate, c’erano oltre mille bottiglie di olio per bambini, presumibilmente utilizzate per facilitare tali abusi.
La lista degli ospiti includeva personaggi noti come Leonardo DiCaprio e Paris Hilton.
Personaggi famosi nel panorama cinematografico, musicale e dell’entertainment, come Leonardo DiCaprio, Justin Bieber, Jennifer Lopez (che è stata con Puff Daddy dal 1999 al 2001), Khloe Kardashian, Paris Hilton, Ashton Kutcher, Sarah Jessica Parker, Mariah Carey, Lebron James e Kobe Bryant, sono stati spesso protagonisti delle feste note come White Party.
Tra le relazioni più esaminate sotto i riflettori dei media, spicca quella tra Diddy e Justin Bieber. Il cantante ha riconosciuto il rapper come una delle figure chiave nel suo sviluppo artistico fin dall’inizio della sua carriera, quando aveva solo 15 anni. Benché siano stati registrati pochi video dei due insieme, sono molte le persone che attribuiscono la presunta storia di abusi subiti da Bieber alla loro relazione.
Il silenzio mantenuto intorno alla vicenda di Puff Daddy e alle feste che organizzava è ciò che lo accomuna al caso di Harvey Winstein del 2017. Come nel caso degli abusi addebitati all’ex produttore cinematografico, ciò che accadeva agli eventi del rapper era un segreto di Pulcinella. Nessuno ha mai detto nulla e, dopo tanti anni, la situazione potrebbe scuotere profondamente l’industria dell’intrattenimento statunitense. La paura a Hollywood è che Puff Daddy possa rivelare informazioni imbarazzanti.
Dopo l’arresto di Puff Daddy, in rete sono comparse teorie del complotto, la cui diffusione è aumentata dopo che Trump ha diffuso un fotomontaggio per cercare di frenare la corsa presidenziale di Kamala Harris.