L’Ente di Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha emesso un avviso di colore giallo in previsione di un ondata di maltempo. L’avvertimento sarà attivo dalle 9 di domani fino alle 12 di giovedì, per forti piogge e tempeste in arrivo. Le correnti occidentali portano aria sempre più umida, spiega l’organizzazione. Un fronte atlantico è atteso per domani, avrà una maggiore influenza sulle aree orientali della regione. Successivamente, si formerà una depressione che attirerà correnti orientali negli strati inferiori. Il meteo per domani prevede un cielo nuvoloso con piogge abbondanti, tempeste intense nell’ovest e nelle Alpi, e trasversalmente nella regione, in particolare nelle vicinanze del confine con la Slovenia. Potrebbero verificarsi forti temporali con intense precipitazioni locali. Venti moderati o forti da sud o dal libeccio sono previsti lungo la costa, mentre in serata arriveranno correnti di Bora moderate. Si prevede anche possibile marea alta e aggravamento costiero. Per giovedì, è previsto cielo nuvoloso o coperto con piogge moderate a pesanti. La neve cadrà sopra i 1800 metri circa. La Bora soffierà moderatamente in pianura, e intensamente sulla costa, particolarmente forte in serata. Di fronte a questi eventi, la Protezione Civile avvisa che potrebbero verificarsi eventuali crisi idrografiche locali, instabilità dei pendii, interruzioni locali del traffico e aumento dei livelli dei fiumi in pianura, soprattutto dell’Isonzo.
In Fvg, si segnala un'avviso meteo di livello giallo a causa di forti piogge e tempeste.
L'Ente di Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha emesso un avviso giallo per maltempo previsto dalle 9 di domani fino alle 12 di giovedì, con forti piogge, tempeste e possibile marea alta. Un fronte atlantico influenzerà maggiormente le aree orientali della regione, seguito da una depressione con correnti orientali. Si prevedono, inoltre, forti temporali locali, venti moderati o forti da sud e correnti di Bora moderate. Giovedì sarà caratterizzato da piogge moderate a pesanti e nevicate sopra i 1800 metri. La Protezione Civile avverte di possibili crisi idrografiche locali, instabilità dei pendii, interruzioni del traffico e aumento dei livelli dei fiumi, in particolare dell'Isonzo.