In Abruzzo è stata autorizzata la stagione di caccia ai cervi.

Autorizzata la riduzione di 469 cervi in Abruzzo nonostante le contestazioni di animalisti, politici e figure culturali. Il Tar respinge il ricorso, ma sottolinea la necessità di un monitoraggio completo per valutare la reale popolazione di cervi. La sicurezza stradale viene considerata prioritaria, ma gli animalisti annunciano ricorso al Consiglio di Stato

Il Tar dell’Abruzzo ha autorizzato la riduzione di 469 cervi.

Il ricorso avanzato da gruppi animalisti, che richiedevano di fermare la decisione della Giunta regionale, è stato respinto. Anche alcuni politici di diverse affiliazioni e figure del mondo culturale avevano contestato questa decisione. Secondo il Tar, “poiché l’intero territorio regionale non è stato oggetto di un monitoraggio completo, il numero fornito rappresenta sicuramente una sottovalutazione della popolazione di cervi attualmente presente”. Nell’ordinanza si afferma inoltre che, “nel bilanciamento delle varie esigenze in conflitto, considerato che il pericolo per la specie è soltanto presunto e non provato, il collegio decide di dare priorità alla sicurezza stradale, che comprende anche la protezione dell’integrità fisica delle persone”.

Tuttavia, la lotta da parte degli animalisti continua, poiché hanno già comunicato l’intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato