Il Parlamento sudcoreano ha approvato una mozione di impeachment contro il presidente Yoon Suk-yeol, travolto dalle polemiche dopo un controverso tentativo di imporre la legge marziale lo scorso 3 dicembre, revocata poche ore dopo a causa dell’opposizione parlamentare.
Impeachment Corea del Sud: la Corte costituzionale chiamata a decidere su Yoon
La mozione, proposta dai partiti di opposizione, è stata approvata al secondo tentativo con 204 voti favorevoli su 300 deputati, superando il quorum dei due terzi necessario. Nonostante la resistenza di parte del suo partito, il People Power Party, alcuni deputati della maggioranza hanno sostenuto l’impeachment, contribuendo al suo successo.
Yoon Suk-yeol, accusato di reati gravi come insurrezione e tradimento, ha accettato l’esito della votazione e annunciato la sua temporanea sospensione, sottolineando la necessità di porre fine alle divisioni politiche. In un messaggio trasmesso in televisione, il presidente ha dichiarato: “Anche se devo farmi da parte, il cammino verso il futuro della nazione deve continuare”. Ha poi ribadito il suo impegno per il Paese e incoraggiato i funzionari pubblici a mantenere saldo il senso del dovere sotto la guida del premier Han Duck-soo, che assume temporaneamente le sue funzioni.
L’impeachment dovrà ora essere confermato dalla Corte costituzionale, che ha fino a 180 giorni per esaminare il caso. Se almeno sei dei nove giudici riterranno fondate le accuse, Yoon sarà ufficialmente rimosso dall’incarico, e si terranno nuove elezioni presidenziali entro 60 giorni dalla sentenza.
Impeachment Corea del Sud: al via la riunione della Corte costituzionale per Yoon
Nel frattempo, Han Duck-soo ha promesso di garantire stabilità al Paese durante questo periodo di transizione, definendo la situazione attuale come una delle crisi politiche più gravi nella storia recente della Corea del Sud.
Fuori dal Parlamento, migliaia di cittadini hanno festeggiato l’approvazione dell’impeachment con balli, canti e slogan democratici. Manifestazioni pacifiche hanno riempito le strade di Seul, dove i partecipanti, sfidando il freddo, hanno celebrato quella che molti definiscono una vittoria della democrazia. “È un giorno storico per il popolo sudcoreano”, ha dichiarato Park Chan-dae, leader del Partito Democratico, principale forza di opposizione.
Nonostante l’atmosfera di festa, il Paese si prepara ad affrontare mesi di incertezza politica, con l’attenzione puntata sulla Corte costituzionale e sul futuro della presidenza sudcoreana.