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Ilaria Salis ha condiviso un post su Facebook, in cui rivendicava il proprio passato da militante, rispondendo alle critiche.
Ilaria Salis: “Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa”
“Sì, lo confesso. Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia” ha esordito la neoeletta eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra. “Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato, è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia” ha scritto sul social network.
La strumentalizzazione del problema
L’ex insegnante di Monza ha quindi aggiunto: “Sarebbe auspicabile che l’informazione, piuttosto che gettare fango sul mio conto, si dedicasse al contesto di grave povertà e precarietà abitativa nel quale si ritrovano ampie fasce di popolazione“, sottolineando che “le pratiche collettive dell’occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria rappresentano un’alternativa reale e immediata all’isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket“.
“Voglio fare chiarezza sulla mia situazione”
La 40enne ha poi voluto replicare ad una delle principale accuse che le sono state mosse durante la campagna elettorale. “Come è stato ampiamente sbandierato sui media di destra, Aler reclama un credito di 90.000 euro nei miei confronti come ‘indennità’ per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno. Sebbene nei successivi sedici anni (!) non siano mai stati svolti ulteriori controlli per verificare la mia permanenza, né sia mai stato avviato alcun procedimento civile o penale a mio carico rispetto a quella casa“.
L’auspicio per il futuro
Ilaria Salis ha precisato che molte persone non vedono garantito il diritto all’abitare e non hanno alternative dignitose in una città con affitti molto cari. “Mai più gente senza casa, mai più case senza gente” ha concluso.