Roberto, il padre di Ilaria Salis, detenuta in carcere a Budapest da 13 mesi con l’accusa di aver partecipato a due aggressioni di militanti di estrema destra, crede che la condanna per la figlia sia già decisa.
“Tutto deve avvenire attraverso il governo”
Afferma Roberto Salis a Sky TG24: “Hanno già deciso che mia figlia deve essere punita, che è colpevole e deve essere condannata, e deve essere condannata a una pena esemplare.”
“Il capo dello Stato ha detto chiaramente che lui operativamente su questo caso non può fare nulla”, dice poi menzionando la telefonata che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto nei giorni scorsi alla figlia.
“Però rimanda tutte le azioni necessarie al governo. Il capo dello Stato ha detto che tutto deve avvenire attraverso il governo.”
“Per 10 mesi non è stato detto nulla”
Continua il padre di Ilaria Salis: “Mia figlia viene condotta in catene in aula e qui un governo autorevole può porre fine a questo scempio. Inoltre, c’è la questione dell’estradizione in cui si può agire.
L’articolo 3 della nostra Costituzione specifica che i cittadini italiani sono tutti uguali di fronte alla legge e lo Stato italiano dovrebbe far valere la sua autorevolezza perché non ci sia questa differenza di trattamento su una cittadina italiana in Ungheria.”
Conclude: “Mia figlia è in carcere da 13 mesi, e per 10 di questi su di lei non è stato detto nulla. Tajani dovrebbe spiegare cosa ha fatto in tutto quel tempo invece di dire di abbassare i toni.”