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Sul caso di Ilaria Salis, l’Ungheria mostra determinazione.
Il capo di gabinetto del governo di Budapest, Gergely Gulyás, durante una conferenza stampa riguardante l’elezione della 39enne insegnante brianzola al Parlamento europeo, ha dichiarato l’intenzione dello Stato di richiedere la revoca dell’immunità per Ilaria.
Caso Ilaria Salis: l’annuncio di Gulyàs
Gulyás ha annunciato che l’autorità ungherese competente presenterà una richiesta formale al Parlamento europeo per la revoca dell’immunità. Secondo quanto dichiarato, se la maggioranza del Parlamento voterà a favore della revoca, il procedimento penale potrà procedere durante il mandato dell’eurodeputata; in caso contrario, sarà possibile riprenderlo al termine del mandato.
Le precisazioni di Gulyàs
Il capo di gabinetto ha chiarito che “l’immunità comprende due aspetti: l’immunità stessa e l’inviolabilità. L’inviolabilità implica che il procedimento può continuare qualora la persona non goda più dell’immunità o questa le sia stata revocata. Pertanto” ha specificato, “l’autorità ungherese competente dovrebbe formalmente richiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità”.
Ilaria è ancora ai domiciliari
Roberto Salis non è sorpreso dal fatto che il portavoce del governo Orban, Gergely Gulyás, abbia dichiarato che l’autorità ungherese competente dovrebbe richiedere la revoca dell’immunità per sua figlia Ilaria, eletta all’Europarlamento per Avs.
Attualmente, Ilaria è ancora ai domiciliari a Budapest, dove è sotto processo con l’accusa di aver aggredito degli estremisti di destra.
Le considerazioni di Papà Roberto
Secondo Roberto Salis, sarebbe sorprendente se Gulyás non avesse fatto le dichiarazioni riguardanti la revoca di immunità per sua figlia, poiché il silenzio verrebbe interpretato come un’ammissione implicita che le accuse siano state formulate in modo pretestuoso, in quello che sembra essere un processo di natura politica.