Shock e orrore per come è stata trattata Ilaria Salis. La 39enne originaria di Milano si trova da quasi un anno in prigione a Budapest con l’accusa di aver aggredito due manifestanti di estrema destra. Ieri la donna è comparsa in tribunale con ai polsi delle manette attaccate a un cinturone da cui partiva una catena fino ai piedi. Una guarda carceraria teneva un’altra catena.
Le parole del padre di Ilaria Salis
Il padre della 39enne attacca pesantemente il governo e l’ambasciata italiana dopo le immagini della figlia in catene. “Mia figlia viene trattata come un animale e i politici, il governo e i giornali fanno finta di non vedere.”
Continua: “Credo che l’Ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia è stata portata in queste condizioni davanti al giudice. Noi fino al 12 ottobre, quando mia figlia ha scritto una lettera, non avevamo evidenza del trattamento che stava subendo nostra figlia. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell’Ambasciata italiana in Ungheria. Alle 10 abbiamo l’appuntamento con l’ambasciatore (italiano in Ungheria ndr). Mi aspetto delle azioni, abbiamo fatto tante chiacchiere. Questa è la prima volta che ho il piacere di parlare con l’ambasciatore. Evidentemente in questi 11 mesi ha avuto impegni molto più gravosi che occuparsi di mia figlia.”
La replica del ministro della Giustizia
Sulla questione interviene il ministro della Giustizia Nordio che afferma: “È una fotografia molto dura. Abbiamo incontrato il padre, naturalmente la magistratura ungherese è sovrana. Ci si può attivare, cosi come ci stiamo attivando, attraverso i canali diplomatici, facendo tutto il possibile per attenuare le condizioni rigorose in cui è detenuta.”