Ilaria Salis è tornata in Italia e ora potrà degnamente festeggiare i suoi 40 anni.
Ma c’è molto da recuperare per lei e la sua famiglia, manca infatti da molto tempo e in Ungheria ha trascorso 500 giorni, dopo aver aggredito dei militanti di estrema destra, per questo motivo è stata arrestata l’11 febbraio del 2023.
Il ritorno di Ilaria Salis
È la fine di un incubo per Ilaria Salis, la deputata di Alleanza Verdi Sinistra, a cui il giudice Jozsef Sos ha concesso l’immunità dichiarandola quindi una donna libera.
Non era così fino a pochi giorni fa, quando ancora non poteva lasciare l’Ungheria. Nel Paese, era accusata di aver aggredito dei militanti di estrema destra e per questo motivo è stata arrestata a febbraio.
Dopo il via libera, papà Roberto, che è anche portavoce di Ilaria Salis, ha percorso 2.000 chilometri ed è andato a prenderla in Ungheria, mantenendo la sua promessa di portarla personalmente a casa. I due hanno scattato una foto sotto al cartello stradale di Monza.
Ilaria Salis: il viaggio in Italia
La famiglia dell’attivista aveva organizzato un viaggio a Budapest per andare a trovare Ilaria nell’appartamento dove era ai domiciliari, invece poi i piani sono cambiati, le è stato tolto il braccialetto elettronico ed è potuta tornare in Italia.
“È molto stanca e provata, dobbiamo festeggiar ei suoi 40 anni ma ci vogliono due feste per recuperare anche l’anno scorso. Ora do le dimissioni da portavoce ed esco completamente di scena”.
Roberto ha così commentato il ritorno a casa della figlia, dopo un viaggio di 9 ore.
Ad attendere i due a Monza c’erano i fratelli e gli amici stretti, gli stessi che hanno aiutato al famiglia nei problemi burocratici che ha dovuto affrontare in 16 mesi passati fra Italia e Ungheria.
“Ilaria ha avuto un periodo di carcerazione intenso e ha subito torture. Adesso ha bisogno di riposarsi, occorrerà un po’ di tempo.
L’abbiamo riportata qua con tutte le fatiche che abbiamo fatto” ha detto Roberto e finalmente ora potrà riposarsi anche lui.